Finale tricolore nel Great Ocean Road di Melbourne. Jannik Sinner e Stefano Travaglia non steccano contro Khachanov e Monteiro
Sarà una domenica di finali per il tennis tricolore. In ATP Cup gli azzurri affronteranno la Russia per il titolo, nella Great Ocean Road possiamo essere invece già certi del titolo, dato che il torneo sarà deciso dal derby tra Jannik Sinner e Stefano Travaglia. Le semifinali dell’ATP 250 in svolgimento a Melbourne hanno premiato gli italiani, il primo ad assicurarsi il pass per l’atto conclusivo è stato Travaglia, capace di regolare Thiago Monteiro con un agevole 6-3 6-4. La sfida aveva preso il via con il break del brasiliano, ma già nel quarto gioco il marchigiano aveva ristabilito la parità e nel sesto ha infilato il break valevole per la conquista del parziale. Allo stesso modo l’azzurro si ripete nel terzo game del secondo set e scappa verso la vittoria che gli vale l’accesso alla prima finale della carriera nel circuito maggiore.
Nella sfida contro il numero due del seeding Karen Khachanov, servono tre set a Jannik Sinner per conquistare la vittoria. Nella sfida l’altoatesino mostra tutto, pregi e difetti, riuscendo a prevalere dopo 3 ore e 7 minuti con il parziale di 7-6(4) 4-6 7-6(4). Per tutta la durata del confronto, su entrambi i fronti sono numerosi gli errori e sono altrettanto ricorrenti le chance di break. Più volte dopo aver preso il servizio all’avversario, Sinner si è improvvisamente disunito permettendo il nuovo aggancio al rivale e qualche passaggio a vuoto, o qualche errore dopo ottime costruzioni impediscono a Jannik di scappare in un match che spesso lo ha visto avanti nel punteggio. Entrambi hanno mancato delle occasioni nell’arco della sfida, già nel primo set sia Sinner che Khachanov avevano avuto set point prima del tie-break poi vinto dall’altoatesino. Nella frazione successiva c’è un ulteriore avvicendamento di break, prima che il russo riesca a portare il match al parziale risolutivo. Nel terzo set è immediato il break di Sinner che sembra finalmente prendere la strada verso la finale, ma dopo essersi trovato a due punti dalla vittoria sul 5-4 30-0, arriva un’ulteriore reazione di Khachanov che riesce a prendere le redini del match e ribalta sul 5-6 andando al comando nel set per la prima volta. Sinner dopo essere stato ad un passo dalla vittoria si ritrova a servire per restare nel match, concede un match point sul 30-40, ma lo annulla giocandolo alla perfezione con il dritto. Si va dunque al tie-break, il primo mini-break lo incastra l’azzurro con un lungolinea vincente di rovescio che vale il 3-1. Non cede Khachanov che dopo aver cambiato campo in svantaggio riesce ad impattare sul 4-4; qui però Sinner torna a fare la differenza, con due schiaffi al volo si procura altrettanti match point e già al primo chiude la semifinale. Nei momenti decisivi Sinner conferma il proprio valore e nonostante non il match non sia stato privo di sbavature mostra di avere ulteriori margini di miglioramento e soprattutto all’indomani del doppio turno si aggiudica una maratona contro un top 20. A Melbourne sarà dunque finale azzurra, l’ultima nel circuito maggiore risale al 1988 quando Massimiliano Narducci vinse contro Claudio Panatta a Firenze.