L’intervista realizzata dalla ‘Gazzetta dello Sport’ al tennista siciliano

“La passata stagione è stata terribile. Tra l’infortunio al gomito e la morte di mio zio, per me un secondo padre, sono stati momenti difficilissimi”. Marco Cecchinato sta lavorando duramente presso l’accademia di Pablo Lozano a Valencia, dove si sta preparando al meglio in vista dell’anno venturo. Ho letto tante cattiverie sui social quest’anno– afferma Marco nell’intervista realizzata dalla ‘Gazzetta dello Sport’ -. Attacchi feroci che mi hanno fatto male. ‘Ceck è finito’ e cose del genere. Non mi stupisco, lo fanno anche con Berrettini che è 16 al mondo”.

Voltare pagina e ripartire più forte di prima. Della stagione sottotono appena andata in archivio, il siciliano vede il bicchiere mezzo pieno. “La classifica scendeva sempre di più – prosegue Ceck -. Non mi dimenticherò mai quel 206 nel ranking. In un certo senso, mi ha fatto bene. Ora non mi pongo obiettivi di classifica. Voglio solo dare tutto e vincere più partite possibili. Tornare a giocare i Challenger dopo una vita sul circuito maggiore è stato molto difficile da accettare. Subito l’ho visto come una retrocessione, poi ho capito che dovevo affrontare ogni sfida con il piglio giusto per risalire e alla fine sono felice di come ho chiuso l’anno più brutto della mia vita da tennista”.

In queste tre settimane di pre-season in terra spagnola, il palermitano ha avuto modo anche di allenarsi con Carlos Alcaraz. “È davvero un ragazzo straordinario. Ed è fortissimo – racconta il siciliano -. L’ho visto crescere tanto rispetto agli allenamenti che avevamo fatto in passato. Ferrero? Il rapporto tra loro è bellissimo. Ogni cosa che dice, per Carlitos è un insegnamento prezioso che cerca subito di mettere in pratica. Rispetto a un anno fa è molto più potente e si vede che sta lavorando per giocare subito il vincente di dritto. Per certi versi mi ricorda molto Rafa Nadal.