Il bilancio della stagione e i propositi per il futuro del carrarino in un’intervista realizzata dalla Gazzetta dello Sport
La nuova stagione per Lorenzo Musetti si preannuncia ricca di sogni e aspettative. L’azzurro è già atterrato in Australia, dove assieme a Matteo Berrettini e compagni rappresenterà l’Italia in United Cup contro Brasile e Norvegia. Prima di volare verso l’Oceania e raggiungere Brisbane, il talento carrarino ha rilasciato un’interessante intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’. “Ho chiuso una stagione fantastica in cui ho raggiunto gli obbiettivi che mi ero prefissato andando anche oltre. Dicono di me che sono la terza punta del tennis italiano, spero nel 2023 di diventare la prima. Significherebbe aver ottenuto risultati straordinari, perché Jannik Sinner e Matteo Berrettini sono due top 10 e presto ci ritorneranno. Tra noi non c’è rivalità, ma innanzitutto grande rispetto. In nazionale abbiamo dimostrato di essere un grande gruppo. La pressione di quest’anno? Dovevo convivere con le aspettative e con una nuova dimensione. Non è stato facile adattarmi. Essere un tennista di alto livello significa sistemare tutti i dettagli, in campo e fuori, ed è un equilibrio complicato. Con la vittoria ad Amburgo è scattato il clic, mi sono reso conto di poter competere al livello dei più forti. Io credo di essere cresciuto tecnicamente nella seconda parte di stagione quando finalmente sono stato più equilibrato nelle scelte in campo, affidandomi al colpo più efficace e non a quello più spettacolare“.
Il giovane azzurro dimostra di avere le idee chiare. “All’inizio della stagione avrò pochi punti da difendere e cercherò di approfittarne. La rivalità con Rune e Alcaraz? Se c’è una cosa che ho imparato quest’anno è di pensare solo a me stesso senza guardare agli altri. A me non interessa diventare il rivale di questo o quello: voglio diventare Musetti nella sua miglior versione possibile“.