Marco Martinasso, direttore generale di FIT Servizi ha fatto il punto della situazione sull’organizzazione delle Nitto ATP Finals 2021

Con l’assegnazione delle Nitto ATP Finals per le prossime cinque edizioni, Torino ed il movimento azzurro del tennis hanno raggiunto un traguardo inestimabile. Dopo dodici anni nella cornice della O2 Arena, l’evento di fine stagione del circuito maggiore si trasferisce nella Città della Mole. Un onore ed un onere per tutti coloro che saranno impiegati in una macchina organizzativa senza precedenti, in vista della rassegna in programma a novembre 2021. Dell’appuntamento ha parlato Marco Martinasso, direttore generale di FIT Servizi che si è recentemente concesso a Torino Magazine. “Il percorso che ci ha portato ad ospitare le Nitto ATP Finals è stato entusiasmante. Quando ci siamo candidati non partivamo come favoriti, anzi la nostra richiesta era stata accettata quasi per cortesia, per il prestigio e la storia della nostra federazione – introduce il discorso Martinasso -. Andando avanti però la nostra proposta si è rivelata validissima, questo anche grazie alla spinta delle amministrazioni locali, Città e Regione, il concetto, sempre valido, di Italian Beauty, la capacità nazionale di proporre, insieme, tradizione e modernità, il sacro e il profano”.

Questi fattori hanno portato al successo la candidatura di Torino che crescerà di pari passo con il torneo: Lavoreremo con la Città, con la Regione e con molti altri soggetti per proporre iniziative che vedano tutti coinvolti, anche per un periodo più ampio rispetto al calendario dei match. Coinvolgeremo i giovani con iniziative specifiche per le scuole, un target da raggiungere e premiare considerando le difficoltà vissute di recente. Le Nitto ATP Finals rappresenteranno una solida fonte di arricchimento per il territorio, secondo i calcoli più aggiornati si prevede una ricaduta tra i 90 e i 120 milioni di euro per ogni edizione”. Garantisce Martinasso, speranzoso sugli sviluppi futuri per poter accogliere più pubblico possibile: “Lavoriamo con un timore ragionato. Abbiamo venduto 55mila “titoli d’ingresso” che corrisponderanno ai posti che verranno assegnati appena possibile. Si tratta di un atteggiamento prudente, che mette al riparo tutti. Noi auspichiamo di poter usufruire della piena capienza, ma siamo pronti ad affrontare eventuali restrizioni che oggi non possiamo prevedere. Ci conforta la data del torneo, da qui ad allora ci aspettiamo i risultati positivi della campagna vaccinale. Per tutte le fasi del lavoro che ci aspetta pensiamo che ‘il cuore oltre l’ostacolo’ sia la migliore disposizione d’animo”.

Come ben noto, le Finals sono un evento di portata mondiale e la risposta fuori dall’Italia è stata entusiasmante e riempie ulteriormente d’orgoglio l’organizzazione: “Oltre il 20% dei “titoli d’ingresso” venduti sono stati collocati all’estero. La risposta internazionale è stata favorevole e devo dire che gli sponsor hanno risposto altrettanto bene. Il quadro è completo non avremmo potuto desiderare di meglio. Siamo anche riusciti ad avere al nostro fianco due ‘main sponsor’ come Nitto e Intesa Sanpaolo, garantendo a entrambi di raggiungere i migliori obiettivi. Abbiamo l’impressione che l’attività di corporate andrà per il meglio, alle aziende abbiamo riservato 1200 posti per ogni sessione”. In tutto questo non vanno dimenticati i protagonisti in campo, a darsi battaglia per il titolo saranno i migliori otto al mondo e la speranza è quella di poter vedere in campo degli italiani: Quando parliamo della crescita del nostro tennis dobbiamo tenere in considerazione la casualità ed il lavoro. Il talento assoluto nasce indipendentemente da tutto, ma il lavoro conta tantissimo nell’avviamento al lavoro e nel creare una mentalità vincente. Sotto questo aspetto la federazione ha fatto un lavoro costante, capillare e oneroso, mettendo in campo grandi investimenti. Oggi non basta più assicurare ai ragazzi un adeguato supporto tecnico, ma serve completare l’attività con tutte quelle discipline accessorie e formative indispensabili alla crescita. La nostra federazione è costantemente vicina ai giovani e crede nei giovani. Anche quando si affidano a un proprio staff i tecnici federali sono sempre presenti al loro fianco”.