L’intervista al capitano azzurro di Coppa Davis realizzata dal Corriere dello Sport
“È un momento eccezionale per il tennis italiano. Sono molto soddisfatto di come stiamo lavorando e dei tanti giovani in rampa di lancio”. Filippo Volandri si mostra ottimista e intravede un futuro roseo per tutto il movimento azzurro. In un’intervista concessa al ‘Corriere dello Sport‘, il capitano della Nazionale di Coppa Davis non si nasconde e punta in alto. “L’Italia può tornare a vincere uno Slam nei prossimi 3 o 4 anni – ha rivelato Volandri -. . Berrettini ha giocato già una finale a Wimbledon e, lo scorso anno, avrebbe avuto la chance di arrivare nuovamente in fondo se non fosse stato fermato dal Covid. Sinner è andato a un passo dalla vittoria su Alcaraz agli Us Open e, qualora avesse superato quell’ostacolo, sarebbe divenuto il grande favorito. Questi ragazzi hanno già dimostrato di poter arrivare in fondo ai grandi tornei e quindi potenzialmente anche di vincerli. Tre italiani in top 20? È un grande risultato, soprattutto perché Sinner e Musetti sono giovani e hanno margini di miglioramento. Il movimento è enorme e il sistema organizzato dalla federazione sta funzionando a dovere. Abbiamo potenziato i coach, sostenuto i team privati, fornito preparatori fisici e mentali. Quest’anno a Tirrenia sono passati molti giocatori, tant’è vero che per la prima volta ho dovuto dire qualche ‘no’ perché eravamo stracolmi. La nostra idea è sostenere e accompagnare i giovani attraverso i loro allenatori e i loro staff”.
Infine un commento su alcune critiche piovute in occasione della Coppa Davis, con Matteo Berrettini impiegato in doppio contro il duo canadese malgrado una condizione fisica non eccezionale. “Non mi dà fastidio essere criticato, mi arrabbio quando vengono attaccati i giocatori. In Italia purtroppo vi è un problema di cultura sportiva – sottolinea Filippo -. La stagione, soprattutto per chi partecipa alle fasi finali di Coppa Davis, finisce tardi e non c’è tempo per organizzare un’adeguata preparazione invernale. Prima erano almeno sei settimane di pre-season, adesso se va bene si arriva a tre settimane totali”.