Marco Cecchinato sconfigge Fabio Fognini per la seconda volta in cinque confronti diretti: il semifinalista 2018 del Roland Garros vince 4-6 6-3 6-3 e si qualifica ai quarti di finale nell’ATP 250 di Estoril
Marco Cecchinato sconfigge Fabio Fognini per la seconda volta in cinque confronti diretti: il semifinalista 2018 del Roland Garros vince 4-6 6-3 6-3 e si qualifica ai quarti di finale nell’ATP 250 di Estoril, prima volta per lui nel circuito maggiore da luglio 2022, quando si spinse tra i migliori 8 nel torneo di Umago. L’ex numero 9 del mondo ha sofferto a causa di una forte distorsione alla caviglia destra sin dalla metà del primo set, ma ciò non toglie assolutamente i meriti ad un Cecchinato che, dopo aver sconfitto Diego Schwartzman al primo turno, conferma di star vivendo un inizio d’anno che, quantomeno sulla terra rossa, si sta rivelando piuttosto positivo. Sulla sua strada, adesso, una tra Luca Van Assche e Alejandro Davidovich Fokina, testa di serie numero 3 della manifestazione.
Il match parte con un break in favore di Fognini, che esce meglio dai blocchi rispetto al suo connazionale e, in un batter d’occhio, si trova già in vantaggio per 2-0. La prestazione dell’ex top ten azzurro è favolosa nei primi game e Cecchinato non può assolutamente nulla contro la supremazia tecnica del suo avversario, che gli strappa il servizio nuovamente e si invola sul 4-0. La reazione del semifinalista 2018 del Roland Garros, tuttavia, c’è: il siciliano mette a segno un break e si avvicina fino al 4-3, quando Fognini si procura una distorsione alla caviglia e resta a terra per circa due minuti, rialzandosi solo grazie all’aiuto del proprio rivale. Non si pensa che possa continuare, invece dopo un medical timeout il problema sembra rientrare: il ligure mantiene il break di differenza fino al termine per parziale e, contro un Cecchinato sempre più frustrato dalla situazione, chiude 6-4 dopo 46 minuti di gioco. Tra i numeri che hanno fatto la differenza, spiccano (in positivo) il 92% di resa con la prima da parte del campione del Masters 1000 di Monte-Carlo 2019 e (in negativo) il 23% con la seconda messo a referto dall’ex numero 16 del mondo.
Il secondo parziale inizia con i due tennisti abili a tenere i rispettivi turni di servizio, nonostante una palla break fronteggiata con successo da Cecchinato proprio nel primo game, quello che si era stato fatale anche nella prima frazione. Fognini, tuttavia, si rende protagonista di un brutto passaggio a vuoto nel quarto gioco, complice anche una caviglia piuttosto sofferente. Il taggisco si riprende e torna ad alzare il livello del suo gioco, ma il numero 96 del ranking tiene botta e riesce a mantenere il break fino alla fine, senza mai cederlo. 6-3, dunque, il parziale: dopo 1 ora e 20 minuti, sappiamo che sarà il terzo set a decidere la contesa, così come accaduto anche in tre dei loro quattro precedenti. Il copione cambia poco nella frazione conclusiva: Fognini prova a tenere botta nonostante il dolore che lo affligge, ci riesce per una buona manciata di minuiti e poi, nel quinto game, arriva il break in favore del 30enne di Palermo, che lo conserva finché, trovatosi in risposta nel nono gioco, non chiude i conti per 4-6 6-3 6-3 dopo 1 ora e 57 minuti di battaglia.