Le parole del tedesco alla vigilia del match con Andy Murray: in palio un posto nei quarti di finale del Qatar ExxonMobil Open
Alexander Zverev vede la luce alla fine del tunnel. Il tedesco, oggi numero 16 ATP e al debutto assoluto nel torneo Doha, continua il percorso alla ricerca della migliore condizione. La sfida con Murray, che al primo turno ha annullato tre match point a Lorenzo Sonego, promette scintille. “Il dolore non è più nei miei pensieri – ha dichiarato Zverev – e per fortuna sto meglio. Penso di aver giocato molto meglio a Rotterdam rispetto alle scorse settimane, nonostante la sconfitta al secondo turno. Ho perso contro un grande giocatore che si sta esprimendo ad ottimi livelli. Non vedo l’ora che arrivino le prossime settimane e spero di evolvere progressivamente in modo positivo. Ho avuto bisogno di molto tempo per tornare. In tornei come quello australiano ero ancora molto limitato in quello che potevo fare. Avevo ancora qualche dolore, non riuscivo a muovermi come volevo. Ora sto andando in una direzione diversa. Sto ricominciando a divertirmi e a ritrovare la forma, il che è fantastico, perché ti dà la possibilità di vincere le partite”.
La collaborazione con Sergi Bruguera prosegue a gonfie vele. “Il segreto degli allenatori spagnoli è la loro mentalità, l’ho già detto molte volte. Lavorare con me non è facile, perché pretendo molto, anche da me stesso. Sono una persona estremamente laboriosa quando si tratta di tennis, anche in termini di lavoro fisico e di tempo in palestra. Penso che l’allenatore debba avere una certa mentalità per affrontare questo aspetto. Forse molti coach tedeschi hanno una mentalità che non mi si addice, ma gli allenatori spagnoli mi calzano a pennello. Ho sempre detto che mi piaceva lavorare con David Ferrer. Onestamente, se non fosse stato per le circostanze legate al COVID-19, non avrei mai smesso di lavorare con lui”.