È fenomenale Andy Murray, che riesce a vincere ancora una volta un match che sembrava essersi compromesso del tutto. Ad inchinarsi, in questo caso, è stato Jiri Lehecka con lo score di 6-0 3-6 7-6, dopo aver fallito ben 5 match point nel corso di una battaglia durata 2 ore e 29 minuti

È fenomenale Andy Murray, che riesce a vincere ancora una volta un match che sembrava essersi compromesso del tutto. Ad inchinarsi, in questo caso, è stato Jiri Lehecka con lo score di 6-0 3-6 7-6, dopo aver fallito ben 5 match point nel corso di una battaglia durata 2 ore e 29 minuti. L’ex numero 1 del mondo vola, così, in finale nell’ATP 250 di Doha, quinta volta per lui nella capitale del Qatar. Considerando tutti i tornei del circuito maggiore, sono 71 le finali collezionate in carriera dallo scozzese, con un bilancio che fin qui recita 46-24. Anche il ranking gli sorride: da lunedì, Murray sarà numero 51 del mondo, numero 42 in caso di conquista del titolo.

È stato un match dai mille volti: la prima parte dell’incontro è stata dominata dallo scozzese, che, vinti due game molto lottati, si è poi involato nel punteggio, distruggendo le certezze di Lehecka fino al 6-0 della prima frazione. Il numero 52 del mondo ha, però, subito reagito, rialzando la testa e conquistando un break in apertura di secondo set, che poi gli è valso il 6-3 che ha rimandato il verdetto al terzo. Punto a punto, scambio dopo scambio, la lotta è forte e la tensione palpabile. Tra i due, però, è ora Lehecka ad avere un vantaggio nel piano tattico, non a caso arriva il break in suo favore nel quinto game, poi conservato fino al 5-3. Nel nono game, Murray è costretto a salvare due match point sul proprio servizio, poi il ceco vola 40-0 nel suo turno di battuta sul 5-4. Sembra tutto finito, ma clamorosamente il 3 volte campione Slam mette in piedi una rimonta che ha dell’incredibile, non ci crederebbe nemmeno la fantasia a quanto accaduto. E invece sì, perché Murray è un campione fatto di una pasta diversa mentalmente, anche oggi che la sua anca è di metallo. Il nativo di Dunblane trascina il suo avversario al tiebreak e poi, nel momento clou, non fallisce: 8-6 il punteggio del tiebreak in suo favore, Murray conquista l’accesso in finale.