La Russia compete in ATP Cup nonostante la sanzione ricevuta da Wada e confermata dal Tas. ATP ed ITF hanno sciolto i dubbi sulla partecipazione di Medvedev e compagni

Dopo aver vinto al debutto con l’Argentina, la Russia ha subito rafforzato la propria candidatura alla vittoria dell’ATP Cup. La squadra di Daniil Medvedev, Andrey Rublev, Aslan Karatsev ed Evgeny Donskoy sta rappresentando con orgoglio il proprio paese: un’eccezione ed un privilegio dato che Wada (agenzia mondiale antidoping), come poi confermato dalla successiva sentenza del Tribunale Arbitrale dello Sport, ha escluso la Russia da Giochi Olimpici e da Campionati del Mondo di ogni disciplina per quattro anni (ridotti inseguito a due), per aver messo in atto un sistema di “doping di stato”. La sanzione riguarda la nazione, non i singoli individui che potranno partecipare all’Olimpiade e alle competizioni iridate come “atleti neutri”. In questo senso la presenza russa all’ATP Cup sembrerebbe essere un’anomalia, ma sulle pagine di Zeit.de, il giornalista Jannik Schneider ha risolto l’arcano grazie ai chiarimenti ricevuti da ATP ed ITF.

Nel 2021 la Russia ha già pagato gli effetti della sanzione. Nel Mondiale di pallamano andato in scena in Egitto, la squadra si è infatti presentata senza bandiera e con il nome di “squadra della federazione russa di pallamano”. Perché a Melbourne la Russia compete come nazione? L’ITF ha spiegato a Schneider, che l’ATP non è firmataria della Wada e che gli eventi del tour non sono soggetti alle decisioni del Tas. Questo ha di conseguenza aperto un altro interrogativo, sul funzionamento dei test antidoping, se previsti, durante il torneo. Schneider non ha ancora ricevuto risposta all’ultima domanda, ma è stato rassicurato sul fatto che ATP, ITF e Wada si siano confrontate prima della rassegna. Quando l’agenzia mondiale antidoping ha chiesto se l’ATP Cup fosse considerabile come un Mondiale è arrivata una risposta negativa, che ha di fatto dato il via libera alla squadra russa. Al contrario in Coppa Davis e Billie Jean King Cup, competizioni dell’ITF (firmataria Wada), agli atleti russi sarà permesso partecipare solamente con bandiera neutra.