In una giornata particolarmente ventosa, Lorenzo Sonego vince contro Fernando Verdasco e ottiene la qualificazione per la sua settima semifinale in carriera
È un gladiatore pazzesco Lorenzo Sonego, che si esalta all’ennesima potenza quando le condizioni di gioco si fanno più avverse: in una giornata che definire ventosa sarebbe riduttivo, il torinese doma Fernando Verdasco per 6-4 6-3 e vola al penultimo atto dell’ATP 250 di Buenos Aires. Per il terzo favorito del torneo si tratta della settima semifinale in carriera, la quarta sulla terra dopo Kitzbuhel 2019, Cagliari e Roma 2021. Tra l’azzurro e la finale, adesso, c’è soltanto il vincitore di un incontro tra argentini: Diego Schwartzman e Francisco Cerundolo, i due che, dodici mesi fa, si contesero il trofeo.
Il primo parziale è incredibilmente lottato, con l’italiano spesso costretto a salvarsi in situazioni pericolose: è lui, infatti, a concedere palla break già nel primo game, ma anche nel settimo e nel nono, sul caldissimo punteggio di 4-4. Sonego, però, è bravissimo a restare aggrappato ad ogni suo turno di battuta con le unghie e con i denti, non cedendo mai il servizio durante l’intero corso del set. Fatta questa premessa, non bisogna credere che Verdasco viaggi spedito: anche lui deve spesso fronteggiare occasioni e, al contrario del nostro portacolori, non è affatto ineccepibile. Lo spagnolo si salva ai vantaggi nel quarto gioco, rimonta da 0-40 nel turno successivo, ma, portatosi a servire per restare nel set, alza bandiera bianca e lascia andare la frazione per 6-4.
Forte psicologicamente di quanto appena accaduto, Sonego mette a segno un bruciante parziale di 19 punti a 4 in apertura di secondo set, volando sul 4-0 40-0 e mettendo una seria ipoteca sull’incontro. L’ex numero 7 del mondo, ferito nell’orgoglio, reagisce e rimonta nel quinto game, strappando il servizio all’azzurro e provando a regalarsi un’ultima speranza. Troppo tardi? No, nel tennis mai dire mai: il semifinalista degli Australian Open 2009 piazza il controbreak proprio quando il piemontese si porta a servire per il match, impattando sul 5-5 e costringendo Sonego a rifare tutto da capo. Alla fine, è il tiebreak a decidere le sorti un set molto strano e il 22° tennista delle classifiche ritrova improvvisamente se stesso, chiudendo per 7 punti a 4 e vincendo 6-4 7-6 dopo 2 ore e 5 minuti di lotta.