Nella conferenza stampa post-successo con Pedro Martinez, all’esordio nell’ATP 250 argentino, il numero 4 d’Italia si è dibattuto in tanti argomenti interessanti.
Fabio Fognini, dopo aver raggiunto il terzo quarto di finale in carriera nell’ATP 250 di Buenos Aires (il primo dal 2014) grazie al successo per 6-4 7-6 sullo spagnolo Pedro Martinez, ha tenuto un’interessante conferenza stampa, in cui si è dibattuto su più argomenti.
Inizialmente il numero 4 d’Italia ha detto la sua su Juan Martin Del Potro, che è tornato in campo dopo circa 965 giorni contro Federico Delbonis (prossimo avversario di Fognini) ed ha perso nettamente contro il connazionale nel match del suo addio al tennis: “Vedere così un collega e un amico come Juan Martin mi rende triste perché conosco la sua vera versione, in grado di competere con i Big 4. Come amico gli auguro il meglio per il futuro“.
Nel corso della conferenza l’ex top 10 azzurro ha poi espresso un’opinione sul tennis del futuro: “Onestamente non so se guarderò il tennis quando andrò in pensione” – ha affermato il ligure, che poi, a tal proposito, ha ulteriormente aggiunto: “Vengo dalla vecchia generazione e mi piace vedere un tennis fatto di tanti scambi. Ora è tutto basato su estrema potenza ed è monotono“.
Inoltre non è mancata una considerazione su una delle sue competizioni preferite, ossia la Coppa Davis: “Mi piacerebbe vincerla, anche se in questo momento non so se servirò” ha dichiarato Fabio, che poi ha continuato dicendo: “Attualmente essere il capitano italiano non è semplice, in quanto ci sono tanti ottimi giocatori. Ci sono soprattutto due top 10, ossia Sinner e Berrettini, per cui la scelta diventa davvero complicata“.
Infine il vincitore del Masters 1000 di Montecarlo 2019 ha commentato il caso che ha riguardato Novak Djokovic in Australia: “Ho parlato con Nole quando era stato cacciato ed è stato tutto molto folle. Ha combattuto l’espulsione perché sapeva di potercela fare. Solo lui – ha proseguito Fognini – sa se ha avuto il covid, è una cosa privata. Posso dire però che era triste, in quanto se ne stava parlando più di un Grande Slam. Non voglio dire nient’altro, solo che mi avrebbe fatto piacere la sua partecipazione in Australia“.