Fabio Fognini batte in rimonta una buona versione di Marco Cecchinato e accede al secondo turno dell’ATP 250 di Belgrado

Fabio Fognini vince al suo esordio nell’ATP 250 di Belgrado, batte Marco Cecchinato per la terza volta su quattro confronti diretti e stacca il suo pass per gli ottavi di finale della manifestazione balcanica. 6-7 6-2 6-2 il punteggio finale in favore del taggiasco, il quale, scivolato fuori dalla top 50 per la prima volta da settembre 2012, cerca di rientrare immediatamente nelle posizioni più nobili della graduatoria e, nel frattempo, mette a segno il suo successo numero 395 nel circuito maggiore (223 sulla terra), conquistando per la quinta volta su cinque, in questa stagione, un incontro che si decide al set decisivo. Per l’ex numero 18 del mondo, invece, prosegue il periodo nero: con questa, sono dieci le sconfitte (compresi gli incontri disputati a livello Challenger) subite nel 2022 su dieci match disputati, con l’ultimo successo che risale a quando, il 23 ottobre 2021, vinse la semifinale del Challenger di Losinj contro il bosniaco Nerman Fatic.

Il primo parziale è, per il tennista ligure, un vero e proprio valzer delle occasioni sprecate: sono ben due, infatti, i frangenti in cui il campione 2019 del Masters 1000 di Monte-Carlo si trova in vantaggio di un break sul proprio connazionale. In particolare, nel decimo game si porta a servire per il set e, dal 40-30, si fa annullare il set point e, di conseguenza, rimontare fino al tiebreak, perso con un parziale di 7 punti a 5. Da quel momento, però, il siciliano non riesce più a creare enormi grattacapi all’ex numero 9 del mondo, il quale, dopo una serie di tre break consecutivi tra secondo e quarto gioco, si porta avanti 3-1 e allunga fino al 6-2 che rimanda il verdetto alla frazione decisiva. Anche nel terzo set, la svolta definitiva arriva nel quarto game, quando Fognini riesce a mettere a segno il break che dà la spallata più forte a Cecchinato. Il palermitano, allora, tenta il tutto per tutto nel settimo gioco, ma qui la resistenza del nativo di Sanremo si rivela fondamentale: il nostro più quotato portacolori cancella tutte le sei palle del controbreak concesse e si invola verso il 6-2 conclusivo.