L’ennesima prestazione sublime permette al ventuno volte campione Slam di battere nuovamente il neo numero 1 al mondo, dopo l’epico successo in finale a Melbourne, e di ottenere la sua quinta finale ad Acapulco. Nell’ultimo atto Rafa sfiderà Cameron Norrie.
Prosegue il momento magico di Rafael Nadal in questo avvio di 2022. Il ventuno volte campione Slam vince il quattordicesimo match su quattordici disputati ed è in finale anche all’Abierto Mexicano Telcel. Questo traguardo giunge dopo il successo con un doppio 6-3, in due ore e un minuto di gioco, sul neo numero 1 al mondo Daniil Medvedev. Nel re-match della finale degli Australian Open, il nativo di Manacor è stato ancora una volta eccezionale. Dopo una prima ora di gioco che lo ha visto in pieno controllo della contesa, Rafa, infatti, pur subendo il rientro del nuovo padrone del circuito, è stato bravissimo ad annullare ben undici palle break su undici concesse fra il quarto e il sesto game del secondo parziale. Questi continui salvataggi in battuta non solo hanno permesso a Nadal di mantenere il vantaggio già costruito in precedenza ma hanno totalmente demoralizzato Medvedev, che nell’ultimo gioco dell’incontro ha subito un ulteriore break, il terzo su sei palle break offerte. Il fenomeno iberico, grazie al quinto successo su sei sfide contro il russo, continua così ad aggiornare i propri straordinari numeri ad Acapulco: vince il diciassettesimo ed il diciottesimo set di fila (non perde un parziale dal 2019, quando fu sconfitto in tre set da Kyrgios in ottavi), ottiene il suo ventiquattresimo successo su 26 match ed è in finale per la quinta volta. La prima addirittura risale al 2005, quando il tornneo si disputava ancora su terra battuta e Rafa lasciò appena un game al connazionale Albert Montanes.
Nell’ultimo atto il campionissimo iberico a caccia del novantunesimo titolo in carriera, il ventisettesimo sul cemento, si troverà di fronte un altro giocatore decisamente ispirato: il britannico Cameron Norrie. La sesta testa di serie del tabellone raggiunge la sua seconda finale di fila (dopo quella vinta la scorsa settimana a Delray Beach contro Reilly Opelka), la nona in carriera e lo fa battendo con un netto doppio 6-4 il finalista in carica, nonché testa di serie numero 3 del torneo Stefanos Tsitsipas. Due set analoghi, in cui il nativo di Johannesburg è stato perfetto ad approfittare dei momenti difficili avuti dal greco nei propri turni di battuta, entrambi giunti nel nono gioco. Oltre a ciò Norrie è stato superlativo nei propri turni di battuta: ha servito, infatti, il 73% di prime da cui ha ricavato ben il 79% di punti (30 su 38) ma soprattutto ha conquistato ben 11 punti su 14 (sempre il 79%) con la seconda. Il vincitore del Masters 1000 ha così conquistato la sua seconda finale in carriera in un ATP 500, dopo quella persa lo scorso al Queen’s con Matteo Berrettini. Esattamente come a Londra, anche qui ad Acapulco Norrie, che in caso di successo entrerebbe per la prima volta in top ten, non partirà certamente favorito in finale. Contro Nadal, nei tre precedenti disputati tutti lo scorso anno, non ha vinto infatti ancora un set degli otto giocati.