Il russo supera Jiri Vesely nell’ultimo atto del torneo e fa dieci titoli in carriera. Con il secondo trionfo consecutivo, arriva anche il sorpasso in classifica su Matteo Berrettini
È Andrey Rublev il campione dell’ATP 500 di Dubai. Il russo supera Jiri Vesely nella finale del torneo, con lo score di 6-3 6-4 in un’ora e 20 minuti. Si tratta del decimo titolo vinto da Rublev in carriera, il secondo consecutivo dopo che la settimana scorsa aveva trionfato nell‘ATP 250 di Marsiglia battendo in finale Felix Auger-Aliassime. Grazie a quattordici giorni da favola, il russo scavalca Matteo Berrettini e si porta alla sesta posizione della classifica mondiale.
La resistenza di Vesely dura poco. Rublev strappa il servizio a 30 nel quarto gioco e può gestire il vantaggio. Il russo non concede nulla e chiude in 28 minuti un set impreziosito da 8 ace e da una percentuale del 100% di punti vinti con la prima in campo.
Sembra tutto facile anche nel secondo set: Rublev piazza il break nel primo gioco e poi ha la possibilità di allungare nel quinto gioco, ma Vesely è bravo a contenere e a portarsi sul 2-3. Nel game successivo una grave svista del giudice di sedia Carlos Bernardes mina la tranquillità del russo, che si distrae e concede due consecutive palle break al ceco. Rimonta prima da 15-40, poi annulla una terza occasione ma alla quarta sbaglia con il dritto e perde la battuta. Nel settimo gioco però Vesely non sfrutta l’inerzia a suo favore e commette tanti errori, che permettono a Rublev di portarsi di nuovo avanti di un break sul 4-3. Stavolta è attentissimo e seppur con un brivido finale, il russo chiude set e partita.
Vesely termina quindi con una sconfitta il torneo, ma può comunque sorridere. Nella settimana di Dubai, durante la quale ha avuto la meglio su Djokovic, Bautista-Agut e Shapovalov, ha infatti guadagnato 49 posizioni (dalla 123 alla 79).