Agli ottavi di finale dell’Astana Open una prestazione eccellente del talentino italiano non gli consente di approdare al turno successivo. Vince il greco Tsitsipas a fatica, costretto al tie-break in entrambi i set.

Stefanos Tsitsipas batte Luca Nardi negli ottavi di finale del torneo ATP 500 di Astana. Il match è stato deciso da due tie-break, con un risultato di 7-6(2) 7-6(3). Partita bellissima, giocata in maniera incredibile dall’italiano.

Luca Nardi arrivava a questa partita dopo aver vinto il suo primo match a livello ATP, contro il russo Shevchenko nel primo turno del torneo. La partita contro Tsitsipas, per il pesarese classe 2003, è un momento sicuramente da ricordare, a prescindere dal risultato. Non si tratta del primo top 10 affrontato in carriera dal giovane italiano, che a Roma ha affrontato Cameron Norrie, perdendo 6-4 6-4 ma giocando un grande match. Una prestazione che lancia il nostro portacolori verso un futuro che, ci auguriamo, sarà costellato di successi.

Un buon inizio al servizio per Nardi, che si porta a casa il primo game con due ace consecuitivi, dopo essere stato sotto 0-30. Tsitsipas non sembra molto convinto delle capacità visive dei giudici di linea e controlla, scettico, ogni segno di palla chiamata fuori. Ad ogni modo, il greco inizia con grande sicurezza, e domina gli scambi lunghi. Nardi è sciolto, concentrato, e gioca un ottimo tennis, cercando di usare meno colpi possibili per ottenere il punto. Il greco continua a macinare punti in battuta, trovando sostegno nella prima di servizio, ma i colpi migliori escono dalla racchetta dell’azzurro: un’incredibile volée bassa a rete, due palle corte da incorniciare e contropiedi decisivi su entrambi i lati. Il primo set scorre, senza neppure una palla break, verso la sua naturale conclusione: il tie-break. Nardi apre il mini-match di spareggio con un’altra palla corta, colpo degno del soprannome che gli è stato dato: Giotto. Il greco gioca, invece, come un avanguardista: avanza, attacca e toglie certezze all’azzurro, ottenendo due minibreak consecutivi. Il tie-break si chiude senza storia, un risultato che non rispecchia un set combattuto e giocato benissimo da Nardi: 7-6(2) in 50 minuti.

Il secondo set inizia e non sembra cambiare la musica: Tsitsipas tiene il proprio turno di servizio a zero. Nardi fa lo stesso, dimostrando di non aver subito un contraccolpo psicologico dopo il primo set. Il servizio è decisamente il fattore che continua a far guadagnare punti al greco, mentre Nardi sembra ancor più padrone del campo e sicuro negli scambi prolungati. Il pubblico ha adottato sportivamente l’italiano, a cui dedica cori e applausi. Nardi risponde continuando a cesellare tennis, regalando palle corte di qualità con una delicatezza impressionante. La prima palla break del match è di Luca Nardi, nell’undicesimo game. Il greco tira su un muro a rete, e l’italiano non riesce a convertire l’occasione. Il pesarese, però, conquista una seconda palla break con un lob da cineteca, ma il greco annulla con un ace che ha bisogno della conferma dell’occhio di falco. Tsitsipas tiene il turno di servizio con grande fatica, e si lascia andare a esultanze sfrenate. Nardi si trova a servire per andare al tie-break, e dimostra di non sentire minimamente la pressione, oltre ad avere una gran quantità di colpi nel proprio arsenale. Si va di nuovo al tie-break.

Nardi si fa male nel primo punto, stirandosi in allungo, ma mette in campo un passante da fermo di qualità irreale: minibreak per il greco. Nardi recupera immediatamente, costringendo all’errore l’avversario. Nei due turni di servizio successivi, l’italiano lascia all’avversario un altro punto. È quello decisivo, purtroppo, perché Tsitsipas chiude nel turno successivo. 7-6(2) 7-6(3).

Tsitsipas avanza dopo un match bellissimo, giocato in modo sontuoso da Luca Nardi. Una partita di livello altissimo per l’italiano, che ha giocato ben 35 vincenti, senza mai concedere una palla break all’avversario. Per il pesarese, a cui è stata assegnata una wild card a Firenze per la prossima settimana, sembra solo l’inizio di una radiosa carriera.