Lorenzo Musetti si regala un sogno: l’azzurro pone fine alla striscia di successi targata Francisco Cerundolo e si qualifica per la finale dell’ATP 500 di Amburgo
Lorenzo Musetti si regala un sogno! Il numero 62 del mondo pone fine alla striscia di 8 successi di Francisco Cerundolo, campione dell’ATP 250 di Bastad, vince 6-3 7-6 e si qualifica per la finale nell’ATP 500 di Amburgo: al quarto tentativo, è finalmente arrivato, dunque, il momento della sua prima finale in carriera. Il toscano è abile a sfruttare un po’ di stanchezza dell’avversario, gioca tatticamente molto bene e adesso è a un passo da un titolo molto prestigioso, che il tennis italiano ha vinto nel 1960 con Nicola Pietrangeli, nel 1977 con Paolo Bertolucci e con Fabio Fognini, il quale nel 2013 vinse il trofeo grazie al successo su Federico Delbonis e nel 2015 fu sconfitto in finale per mano di Rafael Nadal. A separare il nostro portacolori dal suo primo alloro ci sarà uno tra Carlos Alcaraz e Alex Molcan, rispettivamente il terzo e il sesto tennista in attività con la miglior percentuale di successi su questa superficie.
Il primo squillo è proprio di Musetti: dopo un turno di battuta tenuto ai vantaggi, si procura una chance di break nel secondo game e va a segno con un bellissimo passante in corsa di dritto, confermando poi il vantaggio e volando sul 3-0. L’argentino appare stanco mentalmente, poco pronto a lottare come suo solito e molto falloso: gli errori del numero 30 del mondo consegnano a Lorenzo un secondo break di vantaggio. Dal 5-0, arriva una formidabile reazione di Cerundolo, il quale inchioda l’azzurro sulla diagonale destra e gli strappa qualche certezza, tuttavia il vantaggio maturato dal carrarino è considerevole e, dopo aver perso un break e aver annullato la chance del secondo controbreak, il set termina 6-3 in suo favore, dopo 44 minuti di battaglia.
Il vento sembra essere cambiato rispetto alle fasi iniziali del match, invece Musetti è bravissimo a riportare subito l’inerzia dalla sua parte e a conquistare un break nel primo game. Nel terzo gioco, il futuro numero 3 d’Italia non concretizza una situazione di 0-30 e questo regala fiducia al 23enne di Buenos Aires, il quale sale di livello e, sotto 2-3, mette a segno un controbreak che rimette il parziale in equilibrio. Subito l’aggancio, allora, il leone di Carrara decide che questa dev’essere la sua giornata, la sua occasione: l’azzurro mette il turbo, si riprende un break di vantaggio a suon di difese prodigiose e mette le mani in maniera quasi definitiva sulla partita. Sembra ormai passato il peggio, ma, nel decimo game, accade l’imponderabile: il toscano, sul match point a favore, gioca uno scellerato servizio da sotto e poi sbaglia la volée. Al contrario, l’argentino è molto più concreto e, alla terza chance a disposizione, ottiene un ennesimo controbreak e impatta sul 5-5, trascinando l’avversario al tiebreak. Qui torna a vedersi il Musetti dell’inizio del set: Lorenzo chiude 7 punti a 3 e, dopo 1 ora e 56 minuti, vince 6-3 7-6.