Lorenzo Musetti compie l’impresa: l’azzurro sconfigge Carlos Alcaraz in finale e si laurea campione dell’ATP 500 di Amburgo

Lorenzo Musetti compie l’impresa e rende bellissima una domenica in cui abbiamo dovuto registrare la sconfitta di Matteo Berrettini, a Gstaad, per mano di Casper Ruud. Il vent’enne di Carrara sconfigge Carlos Alcaraz con il punteggio di 6-4 6-7 6-4 e si laurea campione dell’ATP 500 di Amburgo. Non aveva mai perso il murciano in finale, anzi aveva vinto ben 10 set su 10, 13/13 se consideriamo anche le Next Gen ATP Finals del 2021 (le cui finali non contano nelle statistiche ufficiali). Ma oggi era la giornata dell’italiano, quella del suo primo trofeo in carriera, successo che lo consacra definitivamente come un top player, almeno sulla terra battuta. Da lunedì, sarà numero 31 del mondo e numero 21 della Race to Turin.

Il match inizia subito con due palle break in favore di Musetti: l’azzurro è bravo a sfruttare una partenza non eccezionale dello spagnolo, va a segno e conferma il break, portandosi sull’1-0 30-0. Qui, Alcaraz si accende improvvisamente, compie una serie di prodezze e, grazie a quattro punti di fila, riesce a conquistare il controbreak. I due contendenti sono ormai pienamente nel clima gara e la qualità dell’incontro si alza progressivamente. Il toscano, nel proverbiale settimo game, si procura un nuovo break di vantaggio, questo ancora più prezioso visto il momento in cui matura. Il numero 62 del mondo, allora, riesce a portare a termine l’opera, chiudendo 6-4 dopo 42 minuti di gioco: alla sesta finale, è il primo set concesso dal murciano.

La prestazione di Alcaraz è sottotono, così come molto alto è il livello espresso dal carrarino: e così il numero 6 del mondo si trova costretto, al termine di un lunghissimo primo game, a cedere immediatamente la battuta. Gli errori del 19enne spagnolo diventano innumerevoli, mentre la fiducia di Musetti cresce sempre di più. Sembra ormai andare tutto per il verso giusto, tuttavia, al servizio avanti 6-4 4-3, il quinto tennista azzurro si lascia scappar via un po’ di errori che, insieme ad alcune ottime giocate dell’iberico, portano allo 0-40. È questo il momento che potrebbe decidere questa finale: Musetti, infatti, si porta in vantaggio 40-15 nel decimo game e ha due match point consecutivi. Da qui, Alcaraz fa vedere a tutti di che pasta è fatto: quattro punti consecutivi gli permettono di annullare i due match point e di impattare sul 5-5. Alla fine, è un tiebreak a decidere le sorti di questa frazione e l’italiano vola sul 6-3, procurandosi altri tre match point. Ma lo spagnolo è incredibile e, complice un po’ di tensione dell’avversario, li annulla tutti e si prende il tiebreak per 8 punti a 6: 4-6 7-6 dopo 1 ora e 56 minuti, la finale si decide al terzo set.

Il terzo parziale è una lotta all’ultima palla: i due continuano a darsele di santa ragione, Musetti fatica inizialmente al servizio ma è bravissimo a non concedere alcuna reale chance al suo rivale. Nel sesto game, è proprio lui a procurarsi la prima occasione di break, con Alcaraz che ormai è più che sul pezzo e riesce ad annullarla con freddezza, qualità che più di tutte ha saputo mettere in mostra nella partita in questione. Sotto 4-5, il numero 1 del seeding si porta al servizio per restare nel match ed è lì che il nostro portacolori trova il guizzo giusto, proprio in risposta: 6-4 6-7 6-4 in 2 ore e 48 minuti, Lorenzo Musetti è campione ad Amburgo!