A ‘Behind the raquet’ l’ex tennista statunitense, anche numero 39 del mondo, racconta in breve la propria carriera focalizzandosi sul servizio fotografico per Playboy nel 2008.
“Il tennis mi ha aperto molte porte nella vita”
Ashley Harkleroad si racconta e lo fa senza veli come già capitato in passato, ma sulla copertina di ‘Playboy’. Oggi trentacinquenne, sposata con l’ex allenatore Chuck Adams da cui ha avuto due figli dopo l’esperienza sentimentale con Alex Bogomolov, Ashley è stata la prima tennista a posare a nudo per un servizio fotografico tanto da meritarsi l’ammirazione di una certa Serena Williams: “È una gran cosa che qualcuno sia tanto coraggioso e forte da farlo”.
Harkleroad è ricordata spesso e volentieri proprio per quella rivista del 2008, seppur nella sua breve carriera professionistica abbia mostrato ottime cose: best ranking alla posizione numero 39 e un braccio che probabilmente avrebbe meritato un epilogo di carriera diverso: “Non sono mai stata conosciuta per essere la più forte in campo – confida al famoso blog ‘Behind the raquet’ – tuttavia ho avuto l’opportunità di essere su una copertina della rivista Playboy grazie al tennis. La copertina di Playboy sottolinea la mia carriera nel tennis e mostra il mio spirito libero. Ci sono alcune cose che avrei fatto diversamente sul circuito. Avrei vissuto di più il momento invece di pensare costantemente al futuro, avrei esplorato nuovi posti invece di seguire sempre la solita routine. Sono molto grata al tennis per tutto ciò che mi ha dato. Dopotutto, mi ha aperto molte porte nella vita”.
Il racconto della carriera
Oltre alla rivista di ‘Playboy’ c’è però tanto altro. Una carriera tormentata dagli infortuni e dalla grande pressione a cui una bambina prodigio deve far fronte. Poi la vita sentimentale e le gravidanze prima del ritiro nel 2012.
GLI INIZI – “A soli 14 anni ero la miglior tennista del mio paese. A 15 anni sono diventata professionista e ho firmato un contratto di cinque stagioni con la Nike. A 16 anni ero la numero 3 nel mondo Junior. A 17 anni sono arrivata in finale al Roland Garros Junior e ho vinto un Challenger da $50.000. A 18 anni ero numero 39 della classifica WTA. Successivamente mi sono strappata il legamento nel gomito, ho deciso di evitare un intervento chirurgico e mi sono presa sei mesi di ferie per guarire. L’unica soluzione altrimenti era quella di smettere”.
LA PRESSIONE – “Da quando avevo 13 anni ho trattato il tennis come se fosse un lavoro, poi mi è sembrato tutto un luogo buio. In quel periodo ho sviluppato un disturbo alimentare. Non sapevo come gestire la pressione nel circuito: le mie aspettative erano raddoppiate a causa della mia famiglia, della mia squadra e dei miei manager. Quando mi sono presa del tempo non ho nemmeno congelato la classifica, quindi sono passata dalla top50 alla top200. Otto mesi dopo mi sentivo fisicamente e mentalmente forte per giocare di nuovo”.
VITA SENTIMENTALE – “Il mio contratto con la Nike però a quel punto era terminato, il mio gomito stava meglio anche se non è mai stato completamente guarito. All’età di 19 anni ho sposato Alex Bogomolov. All’età di 21 anni, abbiamo divorziato. Non eravamo felici e dovevamo percorrere strade diverse. Vengo dal sud e le ragazze del sud tendono a sposarsi e avere bambini in giovane età, quindi questo concetto è sempre stato nella mia mente. Io sapevo che la mia carriera non sarebbe durata a lungo. Un giorno ho incontrato il mio attuale marito, Chuck Adams, che ha viaggiato con me per tre anni e mezzo nel circuito. Tutto ciò fino a quando non ho compiuto 24 anni, poi è nato il mio primo figlio e ho giocato solo un anno di più prima di ritirarmi”.