Intervistata da News Corp, l’ex numero uno al mondo ha riflettuto sul proprio addio al tennis. Il successo di Wimbledon il suo più bel ricordo, poi la scintilla si è spenta.

Vincere a Wimbledon era l’unica cosa che ho veramente desiderato per tutta la mia carriera. – Ha detto Ashleigh Barty a News Corp. – Ma dopo quell’impresa, a giugno 2021, il fuoco si è spento internamente.” L’ex numero uno del ranking WTA torna a parlare e lo fa in vista della pubblicazione della sua autobiografia: My Dream Time. Tra le pagine del libro, la campionessa dice chiaramente che la sua decisione di smettere, anche se a soli 25 anni, è maturata dopo la conquista dello Slam inglese: “Non so perché continuo a giocare. Credo di aver terminato la motivazione. Non mi resta niente, nessuna scintilla.” – scrive Barty. Ashleigh, quest’anno, è stata la prima donna australiana a vincere l’Australian Open 44 anni dopo l’ultima connazionale capace di raggiungere il traguardo: Chris O’Neil. Proprio questo successo le ha consentito di lasciare lo sport con serenità, dimostrando agli altri e a sé stessa di essere in grado di competere con la pressione prima che con le avversarie. Delle sue ansie e della paura di non sentirsi mai all’altezza parla nel libro: “Ho deciso di mantenere il tono vero e onesto, senza nascondere nulla. Lo abbiamo scritto in modo che tutti possano sentirsi dentro alle vicende di cui si parla.” Alla fine dell’intervista, è arrivata la domanda fatidica: rivedremo mai Ashleigh Barty su un campo da tennis? La risposta, come prevedibile, non è stata positiva: “Gli ultimi sei o sette mesi della mia vita sono stati tutto quello che ho sempre desiderato. Mi piace molto la mia vita in questo momento. Non credo che mi diventerò un’estranea per il mondo del tennis…ma semplicemente non ci sarò dentro.”