Aryna Sabalenka, in questo 2023, sembra aver totalmente cambiato marcia dal punto di vista mentale: la bielorussa, sconfitta Jelena Ostapenko negli ottavi di finale del WTA 1000 di Dubai, ha commentato in conferenza stampa gli aspetti sui quali si sente migliorata maggiormente

Aryna Sabalenka, in questo 2023, sembra aver totalmente cambiato marcia dal punto di vista mentale: la bielorussa, campionessa agli Australian Open, è ancora imbattuta (13-0) e, soprattutto, si è dimostrata davvero capace di vincere i match in qualsiasi modo, dominando ma anche soffrendo. Due di questi 13 successi, infatti, sono giunti in rimonta, ad esempio l’importantissima finale degli Australian Open disputata contro Elena Rybakina. Ieri, negli ottavi di finale del WTA 1000 di Dubai, abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione di come la numero 2 del mondo sia oggi brava a rimontare in scenari che sembrano decisamente complicati: dominata nel primo set da una Jelena Ostapenko, tra l’altro campionessa in carica, letteralmente on fire, Sabalenka ha trovato un modo per ribaltare la situazione completamente e vincere, alla fine, per 2-6 6-1 6-1. Intervistata in conferenza stampa, la 24enne di Minsk si è espressa sul match vinto poche ore prima, dichiarandosi molto soddisfatta della rimonta messa a referto.

“Onestamente, lei ha giocato benissimo nel primo set e io non ero pronta a sostenere il ritmo forsennato che lei imprime agli scambi – ha affermato la seconda forza del raking WTA –. Tirava fortissimo, sempre alla ricerca del vincente e trovava sempre il campo con grande profondità. Perso il primo set, ho iniziato a essere più aggressiva, ho avvicinato i piedi alla riga di fondocampo e ho messo più pressione sulle sue spalle, soprattutto quando era alla battuta. Ha funzionato, dunque sono molto felice. Avevo un piano gara iniziale ovviamente, studiato e provato in allenamento, ma a volte la tua avversaria gioca bene che non ti dà modo di mettere in pratica quanto hai in testa, devi solo cercare di difenderti al meglio e limitare i danni, come è accaduto nel primo set. Poi l’occasione arriva, e io sono stata brava a sfruttarle tutte, variando le traiettorie e portando Jelena fuori dalla sua zona di comfort”.

Infine, un commento sull’aspetto del gioco in cui, negli ultimi mesi, si sente maggiormente migliorata. “Al giorno d’oggi sento molto meglio il mio servizio: se qualcosa non funziona, so analizzare il problema in campo e risolverlo, cambiando anche alla battuta. Non tutti i giorni si può essere precissimi al servizio, a volte devi cercare di abbassare la velocità e utilizzare meglio la traiettoria o il taglio. Oggi, ad esempio, la botta piatta non funzionava bene, allora ho cercato di variare di più e questo modo di pensare mi ha aiutata a restare nel match”.