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Aryna Sabalenka: "Capiamo gli atleti ucraini, ci dispiace molto per loro"

Dopo aver raggiunto la finale nel WTA 1000 di Indian Wells, Aryna Sabalenka ha espresso la sua opinione sul caso Lesia Tsurenko, ritiratasi a causa di un attacco di panico proprio prima di scendere in campo contro di lei

Aryna Sabalenka (Foto Ray Giubilo)

Nel WTA 1000 Indian Wells, dove domenica si terrà la finale tra Aryna Sabalenka ed Elena Rybakina, continua a tenere banco la discussione inerente alle atlete russe e bielorusse. Nei giorni scorsi, l’ucraina Lesia Tsurenko aveva rilasciato delle dichiarazioni in cui si diceva abbondonata dalla WTA e affermava di aver sofferto a causa di un attacco di panico, prima di dare forfait prima del match di terzo turno proprio contro Sabalenka. La bielorussa, allora, è tornata sull’argomento dopo la semifinale vinta contro Maria Sakkari: “Nessuno può controllare le emozioni degli altri. E certo, c’è molta tensione tra di noi. Sono ancora convinta di non aver fatto nulla di male agli ucraini. Né io, né gli atleti russi, né gli atleti bielorussi, nessuno di noi ha fatto qualcosa di sbagliato. Alcuni di noi provano anche ad aiutare, sebbene non dicendolo pubblicamente, ha spiegato la numero due del mondo.

Secondo la numero 2 del mondo, dietro al forfait di Tsurenko, c’è stato qualcosa in più di un attacco di panico o di una semplice paura legata alla situazione politica. “Ho avuto un periodo molto difficile l’anno scorso con il suo allenatore [Nikita Vlasov], il quale si è comportato con me. Quindi, penso che lui forse le abbia messo molta pressione e questo spiega cosa è successo”.

Infine, sul ruolo della WTA nella gestione delle tensioni legate alla guerra: “Sta facendo del suo meglio. Cosa possono fare? Nessuno ha il controllo di questa situazione. Cerchiamo tutti di mantenere la massima calma possibile negli spogliatoi e di chiarificare che non è colpa nostra, che tutti capiamo gli ucraini e che ci dispiace davvero per loro”.

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