Caldo terrificante in Australia: i giocatori si lamentano, ma a Sydney si continua a giocare. Stiamo per vivere uno degli Australian Open più caldi di sempre. Cosa si può fare?
Galina Voskoboeva è stata vittima di un violento attacco di calore
 
Di Riccardo Bisti – 9 gennaio 2013

 
Il tennis è molto soggetto alle condizioni atmosferiche. Con la pioggia non si può giocare, il vento condiziona…e poi c’è il caldo. Un caldo atroce che sta massacrando i giocatori al torneo combined di Sydney. Secondo l’ufficio meteorologico australiano, martedì 8 gennaio 2013 è stata la giornata più calda nella storia dell’Australia, almeno da quando ci sono le rilevazioni atmosferiche. Il caldo fiacca, ma quando diventa eccessivo può essere pericoloso. In Australia lo sanno bene, tanto che nel 2009 provarono a mettere un uovo sul plaexicushion di un campo secondario di Melbourne Park. Risultato? Uovo fritto, meglio che in una friggitrice. C’erano 46 gradi, e a Sydney siamo lì. Lo sa bene anche Alessandro Del Piero, che si è trasferito da quelle parti per chiudere la carriera da calciatore. Lo ha scritto su Twitter, subito ripreso da Sara Errani. L’azzurra è una delle tenniste che soffre meno il caldo. Non a caso ha rifilato un doppio 6-1 a Maria Kirilenko, messa KO dal calore. La prima testa di serie del torneo WTA è Agnieszka Radwanska, vincitrice 6-4 6-3 su Kimiko Date mentre a Sydney si erano toccati i 104 gradi Fahrenheit (40 gradi Celsius). E non era il momento più caldo, visto che nel cuore del pomeriggio si sono toccati i 106,5 gradi Fahrenheit. Si è giocato su un Campo Centrale praticamente vuoto: il pubblico ha pensato bene di scappare dalle tribune per cercare un po’ di refrigerio. “Oggi è stato uno dei giorni più caldi – ha detto la Radwanska -. Faceva troppo caldo per giocare a tennis. Ma non solo per i giocatori: penso ai raccattapalle, i giudici di linea, il pubblico…così non si può”. Il caldo sembra l’unico argomento di discussione all’Olympic Park di Sydney, dove nel 2000 Yevgeny Kafelnikov si aggiudicò la medaglia d’oro.
 
Jelena Jankovic ha detto che i piedi le stavano bruciando e che la testa stava per esploderle. Roberta Vinci ne ha approfittato e l'ha battuta 7-6 al terzo. “Negli spogliatoi diciamo tutti che fa troppo caldo” continua la Radwanska. Le condizioni sono molto simili a quelle del famoso Australian Open 2009. Chi ama il caldo è Svetlana Kuznetsova: qualche anno fa, stava battendo Serena Williams sotto la canicola. Gli organizzatori stopparono il match: sotto il tetto Serena recuperò e vinse. Nella Ken Rosewall Arena di Sydney non ci sono tetti, dunque il match contro Caroline Wozniacki è terminato regolarmente. E’ finita 7-6 1-6 6-2 per la russa, scesa al n. 71 WTA e proveniente dalle qualificazioni. La pausa di 10 minuti tra il secondo e il terzo set le ha dato una mano. “I giocatori devono essere pronti a giocare in qualsiasi condizione: siamo quasi donne d’acciaio” ha scherzato la Kuznetsova. I tornei di tennis hanno una extreme-heat policy che conferisce agli ufficiali di gara la possibilità di sospendere gli incontri se le condizioni diventano pericolose. Non si tratta della sola temperatura, ma di una complessa formula che tiene conto di calore, umidità, vento e radiazioni. A Sydney non è stato raggiunto il limite, anche se diversi giocatori hanno dovuto chiamare il trainer per i colpi di calore. Quella a cui è andata peggio è stata la kazaka Galina Voskoboeva.
 
I giocatori cercavano in tutti modi un po’ di sollievo: salsicciotti di ghiaccio a cambi campo, dove sono comparsi anche dei ventilatori. Nella Club House c’erano bacinelle di ghiaccio. Secondo la Radwanska, il caldo è stato un’avversario ancora più duro rispetto alla sua avversaria. “Sarebbe meglio scendere in campo alle 11 di sera, piuttosto che in pieno giorno”. Dopo la terrificante ondata di calore di martedì, la temperatura è scesa di 10 gradi. A Melbourne, sede dell’Australian Open, è previsto un rialzo nel weekend. In generale, le temperature dovrebbero essere leggermente superiori alla media. L’Australia è uno dei 10 paesi più soleggiati al mondo: l’edizione 2012 dell’Australian Open aveva avuto una temperatura media di 28 gradi, ma quest’anno dovrebbe aumentare, avvicinandosi ai 34,7 di media del 2009. Le regole a tutela dei giocatori ci sono, e su due campi (Rod Laver Arena e Hisense Arena) si può giocare in qualsiasi condizione grazie al tetto. E a breve verrà dotata di copertura anche la Margaret Court Arena. “L’Open d’Australia è sinonimo di estate – ha detto Craig Tiley – i tornei di preparazione aiutano i giocatori ad abituarsi alle nostre condizioni”. Il piano di ammodernamento di Melbourne Park prevede la costruzione di otto campi coperti, perfetti per gli allenamenti. Gli organizzatori dell’Australian Open sono molto attenti a queste cose, tanto che da inizio dicembre è iniziata la distribuzione gratuita di gelati. Nel 2012, sono state consumate 155.000 bottigliette d’acqua e utilizzati 2.500 asciugamani. Record destinati a cadere.