Anett Kontaveit, archiviato il trionfo nel WTA 500 di San Pietroburgo, ha rivelato di non aver mai amato giocare sui campi indoor, nonostante le 20 vittorie consecutive appena messe a segno su questa superficie
Anett Kontaveit, grazie al titolo appena conquistato nel WTA 500 di San Pietroburgo, è diventata una delle sei tenniste della storia a far segnare almeno 20 vittorie consecutive sul cemento indoor (con lei le formidabili Steffi Graf, Monica Seles, Lindsay Davenport, Justine Henin e Jana Novotna). Questa striscia aperta ad Ostrava, proseguita a Mosca, Cluj-Napoca, San Pietroburgo e non ancora chiusa rende la estone la miglior giocatrice del momento su questa superficie, eppure questi campi non sono mai stati i suoi preferiti, che ci si possa credere o meno. In un’intervista rilasciata per ‘WTA Insider‘, infatti, la numero 6 del mondo ha dichiarato: “Non so se mi prenderete sul serio, ma vi posso assicurare che non ho mai amato il cemento indoor, né, prima dell’anno scorso, avevo mai pensato di poter ottenere grandi risultati su questa superficie. Non so neanche dire quale sia il segreto: sì, sono una a cui piace colpire forte la palla ed essere al chiuso ti aiuta, ma anche le altre possono beneficiare dell’assenza di sole e di vento, dunque non so bene dire cosa mi rende così efficace in tali tornei”.
Come festeggerà Anett la sua sesta coppa della carriera? Sarà a Dubai? “No – ha affermato la nativa di Tallinn –, non andrò negli Emirati Arabi perché è stata una manifestazione molto dispendiosa fisicamente e il mio corpo ha bisogno di un po’ di riposo. Ne approfitterò per tornare a casa, studiare e far visita a tutti gli amici e i parenti. Mi piace tornare in Estonia e lavorare a casa con coach Tursunov: l’ho fatto anche dopo gli Australian Open, quando ero delusa per esser stata eliminata al secondo turno. Mi sono allenata tanto a casa, mi sono ricaricata anche emotivamente e sono riuscita a reagire qui in Russia: sono molto fiera di me stessa e sono felice, molto felice”.