Andy Murray, nonostante l’infortunio occorsogli durante la finale di Stoccarda, è rimasto fiducioso per quel che concerne la sua partecipazione a Wimbledon
Andy Murray è senza dubbio una leggenda del tennis e, in particolare del torneo di Wimbledon. Campione delle edizioni 2013 e 2016, lo scozzese ha riportato in patria il prestigioso trofeo ben 77 anni dopo l’ultima volta, quando a riuscirci fu il grande Fred Perry. Autore di una strepitosa prima parte di stagione su erba, l’ex numero 1 del mondo si è fatto male proprio mentre si contendeva al terzo set il titolo dell’ATP 250 di Stoccarda, poi vinto dopo quasi 3 ore dal nostro Matteo Berrettini. Da quel momento, si è aperta una lecita domanda riguardo il futuro prossimo nel nativo di Dunblane: riuscirà a recuperare in tempo per partecipare al suo amato torneo di Wimbledon?
“I prossimi due giorni saranno molto importanti per me – ha riferito lo stesso Murray come riportato da The Guardian –, ma l’obiettivo resta, ovviamente, quello di giocare. L’infortunio va meglio: ho fatto i dovuti accertamenti e ho potuto verificare che le cose stanno andando come previsto. Ho lavorato anche negli ultimi giorni, limitatamente a ciò che non mi procurava dolore, sebbene non sia stato ancora in grado di fare molti scatti. Nelle prossime ore aumenterò la frequenza del mio lavoro e vedremo come andrà: spero di aver recuperato a sufficienza. Tutti coloro di cui stimo e rispetto l’opinione sono stati contenti dei progressi che ho fatto negli ultimi mesi in termini di gioco e di corsa. È dunque frustrante, adesso, trovarmi in questa posizione scomoda poco prima di Wimbledon, ma credo di esser stato peggio in certi momenti, soprattutto nel corso degli ultimi anni. Sono fiducioso di esser in grado di venir fuori anche da questo problema“.