Le parole dell’ex numero uno al mondo reduce dall’esibizione ad Abu Dhabi

Andy Murray si è messo in evidenza nel torneo d’esibizione ad Abu Dhabi superando Daniel Evans e Rafael Nadal salvo poi cedere in finale ad Andrey Rublev. L’ex numero uno al mondo si prepara alla nuova stagione da oramai più di due settimane, avendo anche saltato l’appuntamento di Coppa Davis con la Gran Bretagna. A tal proposito, lo scozzese è stato interrogato proprio sul tema Davis dai giornalisti di ‘Eurosport’ degli Emirati.

“Ho dei dubbi sull’attuale format della Coppa Davis – confessa Andy -. Ho giocato ad Abu Dhabi diverse volte e c’è una bella atmosfera. Ogni volta che ho giocato qui c’è stata sempre una buona risposta da parte del pubblico. Tuttavia ho giocato anche in Spagna, paese che ama il tennis, e quando a Madrid abbiamo affrontato Olanda e Kazakistan ho percepito, senza dubbio, l’atmosfera peggiore in tutte le mie apparizioni in Coppa Davis – rivela lo scozzese -. La possibilità di giocare in casa è stato ciò che ha messo in risalto la Coppa Davis per noi giocatori”.

Da tempo si vocifera che Abu Dhabi possa diventare la sede ufficiale per la fase finale di Coppa Davis a partire dal prossimo anno. “Non voglio dire che se la organizzeranno qui ad Abu Dhabi avremo una brutta atmosfera o che gli spalti saranno vuoti, ma non è lo stessa cosa di quando hai la tua gente ad incoraggiarti. Sono scettico – chiosa Murray – quando penso a Spagna e Russia in un’ipotetica finale qui. Se si incontrassero avremmo abbastanza spagnoli e russi? Questa è la mia principale preoccupazione”.