Alla vigilia del suo debutto nell’ATP 250 di Doha, Andrey Rublev ha rilasciato una conferenza stampa, nella quale ha parlato del suo stato di forma e degli aspetti che deve ancora migliorare

Andrey Rublev, dopo aver raggiunto i quarti di finale agli Australian Open ed essere rientrato tra i primi 5 giocatori del mondo, sta andando alla caccia del suo primo titolo stagionale e lo farà nell’ATP 250 di Doha, torneo da lui vinto nel 2020. Il moscovita ha, così, rilasciato una conferenza stampa, nella quale ha parlato del suo stato di forma e degli aspetti che deve ancora migliorare. “Mi sento benissimo qui a Doha: amo questo posto, i ricordi sono positivi – ha raccontato il russo – ed è sempre speciale per me essere qui. Vedremo cosa succederà quest’anno, ma per ora mi sto divertendo e non vedo l’ora di giocare. Qui ho vinto il titolo sia in singolare che in doppio, le condizioni favoriscono molto il mio gioco. Ricordo bene quando questo torneo si svolgeva alla prima settimana della stagione, quando non c’era mai vento e il tempo era molto asciutto. Ora è diverso, c’è più vento ed è più complesso colpire la palla nella maniera corretta, bisogna essere bravi ad adattarsi”.

Dal 2023, il numero 5 del mondo ha deciso di lanciare un nuovo brand tutto personale, dal nome Rublo, smettendo di indossare i kit Nike. “È qualcosa a cui stavo pensando da molto tempo, inoltre ho sempre uno strettissimo rapporto con Nike. Per questo motivo, ho chiesto loro se potessi prendermi un anno di pausa per provare qualcosa di diverso. Al momento me l’hanno concesso e io non ho perso niente dal punto di vista contrattuale, quindi posso tornare a lavorare con loro in futuro. Spero entro il Roland Garros di poter presentare il mio primo grande progetto”.

Cosa migliorare per compiere un ulteriore salto di qualità? “I miglioramenti necessari per me riguardano più che altro l’aspetto emozionale, come gestisco la mia vita fuori dal campo. L’anno scorso sono accadute tante cose e ciò mi ha condotto a vivere diversi alti e bassi. Emozionalmente, ci sono stati dei match che avrei potuto controllare meglio, non sono stato padrone dei miei stati d’animo e qualche volta ho anche perso per questa ragione. L’obiettivo è quello di avere una maggiore stabilità mentale ed emotiva”.

Infine, un elogio al grande Novak Djokovic: “Sta dimostrando che tutto è possibile, che a 35 anni si può continuare ad essere il miglior giocatore del mondo e a battere ogni tipologia di record. Se fai le cose giuste, puoi competere ai più alti livelli indipendentemente dalla tua età. Questo è ciò che Novak sta dimostrando”.