In un’intervista rilasciata al blogger Vitya Kravchenko, il russo ha svelato importanti retroscena su Wimbledon e confessato di essere disposto anche a cambiare nazionalità per continuare la sua carriera

Andrey Rublev disputerà mercoledì contro Ricardas Berankis il primo turno dell’Hamburg European Open. Prima dell’esordio sulla terra rossa di Amburgo, il tennista russo, attuale numero 8 del mondo, ha rilasciato un’interessante intervista al connazionale blogger Vitya Kravchenko, svelando alcuni importanti retroscena su Wimbledon e sul possibile cambio di nazionalità.

Questo sport è la mia vita, gli ho dedicato tutto e mi è stato impedito di fare il mio lavoro. Per essere ai Championships abbiamo persino proposto delle soluzioni che avrebbero potuto aiutare diplomaticamente, come giocare il doppio misto al fianco di un tennista ucraino” – confessa Rublev, a quasi un mese di distanza da un’esclusione che fa ancora male -. Personalmente avrei potuto trasmettere un messaggio positivo dal campo, ma ho ricevuto sempre la stessa risposta: il governo russo userà i risultati per fare propaganda. Non riuscivo a capire perché lo dicessero“.

Il ventiquattrenne di Mosca ha poi aperto la strada ad una decisione importante: “Probabilmente avrei dovuto cambiare la mia cittadinanza per giocare a Wimbledon, sarebbe stata una soluzione accettabile per loro. Tutti i giocatori lavorano duro per presentarsi al massimo della forma nei quattro tornei dello Slam. Se venissimo banditi da tutti gli eventi, per continuare la mia carriera una soluzione potrebbe essere il cambio nazionalità. Inoltre, vorrei tornare a disputare le Olimpiadi“.