Notizia triste per il tennis italiano: Andreas Seppi, all’età di 38 anni, ha annunciato il suo ritiro ufficiale dal tennis professionistico

Notizia triste per il tennis italiano: Andreas Seppi, all’età di 38 anni, ha annunciato il suo ritiro ufficiale dal tennis professionistico. Amante delle superfici rapide, l’altoatesino ha conquistato tre titoli nel circuito maggiore, uno per ogni tipologia di campo: Eastbourne (erba), Belgrado (terra battuta) e Mosca (cemento). L’azzurro è stato primo tra i nostri atleti per tanto tempo e, nel 2013, si è issato fino alla posizione numero 18 della classifica mondiale. “Prima o poi arriva la fine per tutti e, a 38 anni, non credo ci sia nulla di cui vergognarsi”, ha dichiarato Seppi a Rai Südtirol. Tra i successi più importanti della sua carriera, va ricordato quello degli Australian Open 2015 su Roger Federer. “Non so se sia stata una fortuna o una sfortuna aver giocato nell’era di Roger”, ha proseguito il tennista di Caldaro che ha scelto di giocare la sua ultima partita nelle prossime settimane, all’ATP 250 di Napoli o all’ATP Challenger in Val Gardena.

Tanti i successi della carriera di Andreas, gran parte di questi ottenuti sotto la guida dello storico coach Max Sartori. 18 anni passati nel tennis dei grandi, quasi tutti all’interno della Top 100, e 63 partite vinte a livello Slam, nei quali può vantare gli ottavi di finale a Wimbledon 2013, al Roland Garros 2012 e agli Australian Open 2013, 2015, 2017 e 2018. Delle sue 67 partecipazioni in tabelloni principali dei tornei Major (nono posto tra i giocatori più presenti), ben 66 di queste sono state consecutive, da Wimbledon 2005 al Roland Garros 2022. Proprio nel 2005, l’italiano entrò tra i primi 100 per la prima volta in carriera e ci è rimasto (quasi) ininterrottamente proprio fino a questa stagione, vincendo 386 partite nel circuito maggiore (meglio di lui solo Fabio Fognini e Adriano Panatta) e diventando il primo italiano a conquistare un titolo su ogni superficie di gioco (Lorenzo Sonego è stato il secondo, proprio qualche settimana fa, a Metz). Ma ciò che di lui ha sempre colpito è stata la sua straordinaria etica del lavoro e, soprattutto, il suo atteggiamento esemplare, in campo e fuori. Adesso potrà godersi molto di più la sua bellissima famiglia: la moglie Michela e i due figli, Liv, che ha due anni e mezzo, e Hugo, nato lo scorso aprile.