Il capo dell’Atp ha parlato del futuro del mondo del tennis specialmente dopo lo scoppio della pandemia.
L’avventura di Andrea Gaudenzi alla guida dell’ATP, iniziata il primo di gennaio 2020, lo ha visto protagonista di uno dei periodi più difficili degli ultimi anni. Lo scoppio della pandemia ha modificato considerevolmente le nostre abitudini e, di conseguenza, il tennis. “Nella settimana prima di Indian Wells ci siamo realmente resi conto di quanto fosse grave la situazione“ ricorda Gaudenzi nell’intervista di Stuart Fraser per il quotidiano “The Times“.
Il Covid-19 ha notevolmente condizionato il tour rendendo molto più complessa l’organizzazione di un singolo torneo, la stesura del calendario o dei regolamenti. “Abbiamo modificato più regole negli ultimi 15 mesi che nei precedenti trent’anni. Non possiamo trovare una soluzione come fatto dal NBA in Florida (tutte le partite organizzate nella bolla di Orlando, ndr). Siamo costantemente in viaggio e abbiamo diversi organi direttivi, tornei e strutture. È uno sforzo enorme”.
Il montepremi dei singoli eventi è stato notevolmente ridotto a causa del calo delle entrate. Nello scorso torneo Masters 1000 di Miami il prize money è stato ridotto del 60%. “Il nostro sport si basa molto sulla vendita dei biglietti. Per l’ATP Tour è attorno al 45-50% degli introiti totali. Nel golf, invece, i maggiori incassi provengono dai data e dai media. È un mondo completamente diverso“ dichiara l’ex davisman azzurro.
Il 47enne faentino si è espresso sulle critiche arrivate dai tennisti e sulla creazione della PTPA (l’associazione dei tennisti professionisti) creata da Novak Djokovic e Vasek Pospisil con l’intento di rappresentare gli interessi di coloro che come loro sono in forte contrasto con l’ATP. “So come si sentano i giocatori, visto che mi sono trovato anche io dall’altra parte della recinzione. Credo che l’unico modo per far crescere il nostro sport sia la collaborazione. Difatti, stiamo cercando di creare una maggiore trasparenza riguardo alle finanze dei tornei”.
In conclusione, il presidente dell’ATP ha ribadito il suo intento di accrescere l’importanza del tennis nello share televisivo e nel mercato dei diritti dei media, che al momento lo vedono dietro a Hockey e Cricket (come riportato dal “The Times”). “Dobbiamo cercare di migliorare e unire i due circuiti, poiché stiamo parlando agli stessi tifosi” ha chiosato Gaudenzi.