Damir Dzumhur è stato escluso dalle qualificazioni del Roland Garros per la positività del coach Petar Popovic, che però critica la gestione della situazione

Damir Dzumhur non prenderà parte alle qualificazioni del Roland Garros dopo la positività al Covid del suo allenatore Petar Popovic. La situazione però appare più complicata di così, dato che il coach del bosniaco ha contratto il virus a luglio, e il risultato del test effettuato nei giorni scorsi a Parigi potrebbe essere un falso positivo dovuto alla presenza di anticorpi creati dopo aver avuto la malattia. Popovic ha parlato della situazione ai microfoni de “L’Equipe”, criticando la gestione da parte degli organizzatori di una situazione simile. “Ho fatto venti o venticinque test negli ultimi trentacinque giorni tra Stati Uniti, Italia e Parigi – ha affermato –. Da quando ho avuto il coronavirus due mesi e mezzo fa, ho anticorpi che possono produrre risultati sbagliati nei tamponi”.

“Non sapevamo che non avremmo avuto diritto a un secondo test per dimostrare un possibile falso positivo, lo trovo abbastanza disumano – ha aggiunto il coach di Dzumhur -. Ci siamo sentiti così piccoli e deboli. Penso che se Rafa (Nadal, ndr) fosse stato nella nostra situazione, avrebbe diritto a un secondo o terzo test per verificare, quindi siamo davvero disgustati da quello che ci sta succedendo. Partiamo con l’amaro in bocca. Ho intenzione di ripetere il test domani e dopodomani e sono sicuro che sarò negativo”.