Alizé Cornet, reduce dal successo ottenuto nel suo match d’esordio a Wimbledon, ha parzialmente denunciato uno scandalo riguardante il recente Roland Garros: secondo le sue parole, molti atleti sono risultati positivi al Covid-19 e hanno preferito tacere, continuando a giocare e a frequentare lo spogliatoio
Alizé Cornet, nella mattinata di martedì, ha fatto il suo debutto nel torneo di Wimbledon, eliminando Yulia Putintseva, testa di serie numero 27, con il punteggio finale di 6-3 7-6. La francese, però, si è più fatta notare per quanto affermato in conferenza stampa, nel momento in cui le hanno chiesto di commentare i recenti forfait, causa positività al Covid-19, di Marin Cilic e Matteo Berrettini. La transalpina ha, allora, pensato che fosse giunta l’occasione per gridare allo scandalo e denunciare quanto accaduto, a proposito di Coronavirus, al recente Roland Garros. La numero 37 del mondo ha raccontato come in tanti abbiano contratto il virus durante lo Slam parigino, eppure nessuno ha voluto rendere gli altri consci del pericolo che, nello spogliatoio, si stava correndo in quei giorni.
“Al Roland Garros c’è stata un’epidemia di Covid-19 – ha tuonato Cornet – e nessuno ne ha parlato. Negli spogliatoi tutti l’hanno avuto e non si è detto nulla. Quando abbiamo saputo del ritiro di Krejcikova (la ceca era risultata positiva dopo la sconfitta al primo turno in singolare e aveva, per tale ragione, rinunciato a partecipare al torneo di doppio) ci siamo resi conto che forse tutti avevamo avuto sintomi riconducibili all’influenza, come il bruciore di gola, e abbiamo giocato ugualmente, senza alcun problema. Al Roland Garros, insomma, ci devono essere stati alcuni casi di Covid-19 e ci dev’essere stato un tacito accordo tra i giocatori. Non voglio mettere nessuno in difficoltà, ma ho visto alcune colleghe indossare la mascherina e questo mi ha fatto pensare a qualcosa di strano. Ma non dirò altro”.
“Voglio chiarire una cosa – ha poi scritto sui social la francese -: come ho già detto in conferenza stampa, c’è solo il sospetto che ci siano stati questi casi Covid, ma non esiste alcuna prova. Volevo soprattutto sottolineare che il Covid ormai fa parte delle nostre vite e dovremmo affrontarlo a viso aperto, conviverci”.