Le dichiarazioni del numero 4 del mondo alla vigilia dell’esordio nel Masters 1000 di Cincinnati

Carlos Alcaraz si presenta al Masters 1000 di Cincinnati con tanta voglia di tornare a vincere. Dopo la sconfitta in finale ad Umago con Jannik Sinner e quella con Tommy Paul a Montreal, lo spagnolo vuole ingranare di nuovo la quinta, consapevole delle difficoltà del caso. Per la prima volta in Ohio, il numero 4 è pronto a scendere in campo dopo essersi allenato duramente: ad attenderlo c’è l’americano Mackenzie McDonald. Alla vigilia, Alcaraz ha parlato della pressione come avversario ostico da decifrare alla sua età..

Stare con i più grandi del circuito e sentire le aspettative di mezzo mondo non è un peso facile da gestire. “In questo momento ogni partita è una sfida per me – ha dichiarato Carlitos – e non è semplice restare sempre lo stesso. Sono il numero 4 del mondo, uno dei favoriti per la vittoria del torneo, quindi può essere un po’ complicato gestire tutta questa pressione”. L’obiettivo principale è esprimersi come fatto nel “1000” di Miami e Madrid. Mi sto allenando al massimo tutti i giorni, con l’obiettivo di migliorare e riprodurre il livello che ho mostrato sulla terra battuta e a Miami. Per me, essere sempre lo stesso giocatore è una sfida”.

In questo senso, partite come quella persa contro Tommy Paul possono diventare una lezione preziosa. “Ho capito tutto quello che è successo a Montreal. Non potevo sopportare la pressione di essere uno dei favoriti per il titolo o di avere la classifica che ho adesso. Sono venuto qui a Cincinnati per allenarmi e mostrare dove sono. Il tipo di giocatore che sono diventato mi fa capire che devo gestire la pressione e usarla a mio vantaggio. So di avere di fronte i migliori al mondo e devo dare il meglio di me. I miei rivali iniziano a conoscermi? Penso che tutti i giocatori vogliano dare il meglio quando mi affrontano. Mi rendo conto che se non giocano in modo aggressivo divento un osso duro per loro”.