Il mondo dello sport piange la scomparsa di Diego Armando Maradona: gli aneddoti che lo legavano alla racchetta
Diego Armando Maradona è morto all’età di 60 anni. Uno dei giocatori più forti di tutti i tempi è deceduto in seguito ad una crisi cardiorespiratoria come riportato da il Clarin. Diego era sulla via del recupero dopo che il 30 ottobre si era sottoposto ad un’operazione alla testa sfociata poi in un ulteriore intervento per la rimozione di un ematoma subdurale. Uno shock per il mondo del calcio e non solo, Maradona tra le tante cose era anche un appassionato di tennis ed in particolar modo grande sostenitore dei giocatori argentini. Nel 2016 fu iconica la sua presenza sugli spalti di Zagabria per la finale di Coppa Davis tra Croazia e Argentina. In quell’occasione l’albiceleste rimontò uno svantaggio di 2-0 e alzò la prima insalatiera della sua storia. Fu gioia sfrenata per ‘el Pibe de Oro’ che dichiarò: “Oggi Juan Martin Del Potro è entrato nel cuore degli argentini. Lo stadio era una bolgia ma lui l’ha spento. Grazie per avermi reso tanto felice”.
Del Potro, Coria, Nalbandian e non ultimo il nuovo coach di Fabio Fognini, Alberto Mancini. In particolare Maradona e l’ex tennista di Posadas sono legati da un curioso aneddoto risalente alle domenica del 21 maggio 1989. Il Napoli, reduce dalla vittoria della Coppa Uefa era impegnato nel match casalingo contro il Torino. Morale alle stelle per i partenopei che sfoggiarono il trofeo appena conquistato nel momento dell’ingresso in campo. In contemporanea, Mancini fresco di trionfo a Montecarlo, giocava contro Andre Agassi la finale degli Internazionali d’Italia. Il match ebbe grande risonanza mediatica in Argentina e lo stesso Maradona durante i novanta minuti del San Paolo chiese di essere aggiornato su ciò che stava accadendo a Roma. La domenica si concluse nel miglior modo per entrambi: Mancini vinse il titolo al Foro con lo score di 6-3 4-6 2-6 7-6 6-1; il Napoli fece bottino pieno grazie ad un netto 4-1, anche se in quella stagione lo scudetto andò all’Inter di Trapattoni.
Come anticipato, anche David Nalbandian era un noto amico de ‘el Pibe de Oro’ e Potito Starace nell’edizione 2008 del torneo di Buenos Aires fu uno dei tanti a farne le spese. Sugli spalti era semplicemente incontenibile l’energia di Diego che purtroppo sfociò un comportamento poco consono durante il quarto di finale tra l’azzurro e l’amico David. Maradona rivolse svariati insulti all’indirizzo del tennista campano e tifoso del Napoli, l’incontro si concluse con la vittoria dell’idolo di casa in tre set (4-6 7-6 6-4) ma non fu quella la delusione più grande della giornata per Starace. “Sono rimasto delusissimo dal suo comportamento: ho provato una grande amarezza. A fine partita è sceso negli spogliatoi, ma ero già andato via perché la rabbia era tanta. Mi ha insultato dalle prime battute e c’è voluto l’intervento dell’arbitro per farlo smettere – raccontò a caldo ai microfoni di Radio Kiss Kiss – Sono sempre stato tifoso del Napoli e anche ai giornalisti avevo detto che in questi giorni mi avrebbe fatto piacere incontrarlo”.
In tempi recenti era invece nota l’ammirazione per Diego Schwartzman, già nel 2018 Maradona si complimentò con lui per la vittoria del torneo di Rio de Janeiro. Molto simpatico invece il recente post fatto su Instagram prima che ‘El Peque’ scendesse in campo nella finale degli Internazionali d’Italia 2020: “Congratulazioni Peque! Tu giochi con una rete da pallavolo, eppure sei in finale. Per me sei già campione”.