Il ricambio generazionale è ormai cosa concreta. Davanti ci sono ancora Djokovic e Nadal, ma per gli altri è arrivata la consacrazione

Cos’è stato il 2020 per il tennis? L’anno del ranking congelato, delle partite senza pubblico, dei sei mesi di stop e dell’attesa per tornare nuovamente a vedere i migliori giocatori al mondo sfidarsi con la racchetta. Nonostante un calendario limitato e le tante assenze dovute a una marea di complicazioni, non sono poche le cose di cui ci ricorderemo nel circuito maschile. Novak Djokovic chiude la stagione con un primo posto quasi mai in discussione nella classifica maschile, davanti a un altro leggendario veterano come Rafael Nadal. Mai come in quest’anno, però, l’idea di ricambio generazionale è stata così solida. Dominic Thiem, che pure non ha più vent’anni, sembra aver completato la sua trasformazione da terraiolo indomabile a giocatore che fa quasi più paura sul veloce, dove mai era stato così competitivo. L’austriaco ha portato a casa il primo slam battendo in finale Alexander Zverev, un’altro dei protagonisti dell’ultima stagione nonostante sia stato coinvolto da più questioni extra campo.

Questo autunno ha certificato una volta per tutte che il trend sta cambiando. Le leggende invecchiano, ma sono anche le nuove leve ad aprirsi varchi sempre più grandi all’interno del circuito. Due esempi arrivano dalla Russia, che oltre a un Khachanov ancora in cerca della sua dimensione, può contare su due rulli compressori come Daniil Medvedev e Andrey Rublev, capaci a tratti di dominare qualsiasi avversario e mai così in alto nelle statistiche come negli ultimi mesi. Rublev ha fatto suo l’ATP di Vienna, mentre Medvedev si è imposto negli ultimi due tornei dell’anno: il Masters 1000 di Parigi Bercy e, soprattutto, le ATP Finals che lo hanno visto trionfare su Dominic Thiem.

Visti i pochi mesi in cui abbiamo potuto godere del tennis a pieno regime, sarebbe stato difficile aspettarsi di più dall’anno che sta volgendo al termine. Il 2021, però, si preannuncia ricco di novità e, si spera, di ritorni come quello di Roger Federer, che tutti stanno aspettando per l’appuntamento in Australia.