Il 2013 è stata una splendida stagione per Teliana Pereira, miglior giocatrice brasiliana degli ultimi 20 anni, tanto da raggiungere un semifinale a Bogotà ed entrare tra le top-100. Parlando con il sito della WTA, la carioca ha raccontato il suo difficile passato. "Sono nata in una città molto piccola, dove la vita era difficile. C'era grande povertà e l'educazione era scarsa. Allora mio padre si è trasferito a Curitiba per trovare un buon lavoro. Ha iniziato a lavorare in un tennis club, e tutta la famiglia l'ha seguito". Discreta giocatrice a livello ITF per tanti anni, quest'anno ha compiuto il salto di qualità che ha creato un po' di interesse anche per il tennis femminile. "Quando sono stanca o triste, cerco di pensare al percorso che ho compiuto e di riflettere su chi non ha avuto la chance di giocare a tennis o avere una vita dignitosa. Sono stata molto fortunata, ma ho lavorato duramente per arrivarci". , miglior giocatrice brasiliana degli ultimi 20 anni, tanto da raggiungere un semifinale a Bogotà ed entrare tra le top-100. Parlando con il sito della WTA, la carioca ha raccontato il suo difficile passato. "Sono nata in una città molto piccola, dove la vita era difficile. C'era grande povertà e l'educazione era scarsa. Allora mio padre si è trasferito a Curitiba per trovare un buon lavoro. Ha iniziato a lavorare in un tennis club, e tutta la famiglia l'ha seguito". Discreta giocatrice a livello ITF per tanti anni, quest'anno ha compiuto il salto di qualità che ha creato un po' di interesse anche per il tennis femminile. "Quando sono stanca o triste, cerco di pensare al percorso che ho compiuto e di riflettere su chi non ha avuto la chance di giocare a tennis o avere una vita dignitosa. Sono stata molto fortunata, ma ho lavorato duramente per arrivarci".