TEST – La nuova Tecnifibre Pesa 342 grammi incordata ed è un ottimo telaio, che offre quel pizzico di pesantezza di cui spesso c’è bisogno. 
La nuova Tecnifibre TF 325 ATP

Di Corrado Erba – 23 maggio 2013

 
Ho sempre avuto un debole per le “pesantone”, come le chiamo io. Attrezzi certamente lontani dalle superlight, ma capaci di regalare feeling e inerzia a profusione. D’altronde lo diceva anche il maestro Jack Kramer: “Cerca di giocare con la racchetta più pesante che riesci a maneggiare”. Negli ultimi tempi tuttavia, vuoi per la (relativa) vecchiaia, vuoi perché le uniche racchette sopra i 320 grammi sono le super professioniste a sezione sottile di 18/19 millimetri, mi sono (dis)orientato, cercando di adottare telai più leggeri, invero più facili e potenti, ma dentro di me non ero soddisfatto. Qualcosa mi mancava, quella leggera ma frizzante scarica di adrenalina della palla che esplode all’impatto, quell’onomatopeico “stoookkk” del colpo ben riuscito, della pienezza delle cose ben fatte. Cosi quando il Direktor mi ha portato la nuova Tecnifibre TF 325 ATP, onestamente l’ho guardata un po’ perplesso. Mi chiedevo se 325 grammi a nudo non cominciassero a essere troppo pesanti da gestire, per un tapino. Tuttavia mi intrigava il profilo relativamente consistente di 22 millimetri e il reticolo 18-19. Incordata a 23 kg con le migliori corde della casa, XOne BiPhase Tecnifibre, eccoci in campo. Devo dire che mi sono sorpreso fosse un 95 di piatto corde. Sembra quasi un 100, anche per un occhio allenato. Forse dipende dalla forma estremamente aerodinamica della testa. I primi impatti sono semplicemente goduriosi, la palla esce veloce e controllata e si sente molto bene sulle corde.
 
Finalmente non devo essere io ad adattare il mio movimento alla racchetta, il mio dritto, leggermente coperto, esce senza fatica, ma non da mai la sensazione di perdersi sui teloni, il back è profondo e non devo “strizzare” il gomito, per costringere la palla ad uscire subitanea dalle corde. Non è forse una racchetta da super toppatori, ma ben si adatta, sia ai picchiatori di fondo campo, data la pesantezza dei colpi , agevolati dal peso totale della figliola (circa 342 gr. incordata), sia ai giocatori che variano gli schemi, cercando frequentemente la chiusura a rete dietro un colpo robusto. A rete è discretamente impegnativa, anche se il bilanciamento è abbastanza indietro, le volate sono piene, le schiacciate affilate a rasoio. Il servizio è ottimo, sia per i piattoni, che per le giocate in slice, sul kick invece c’è da lavorare. Dopo una mezz’oretta di palleggi e un set semi amichevole, (“Nessun match è amichevole”, Muster Dixit), l’ho voluta subito provare in situazione agonistica e sebbene fosse solo un match sociale di doppio misto, volevo capire come l’attrezzo si comportasse, nelle situazioni in cui il “braccino” si tira indietro quel tanto che basta. Ottima direi, anche quando si è un filo incerti, il peso aiuta a far filare via il colpo e dona la giusta pesantezza, con mio discreto stupore, anche davanti a face to face a rete, la T325 si è ottimamente comportata, recuperando qualche rimbalzo affatto facile. Avrei dovuto dare una Tecnifibre anche alla mia socia (…).
 
In conclusione, la racchetta che potrebbe fare felici i miei amici racchettomani, quelli alla perenne ricerca di un attrezzo pesante, un po’ old style, di buon feeling e che non sono (più) in grado di gestire i telai da 18 millimetri e 350 grammi, usati dai nostri idoli.
 
Enrico 4.3
Confesso che sono un prestigista, mi piace il feeling e la pienezza del colpo, il problema è che mi basta tirare un po’ indietro il braccino e la palla mi rimane sulle corde. Questa a mio parere, è leggermente meno manovrabile, però il colpo come fila! La incordo ibrido budello e vado a spaccare le ossa al mio socio radicalista.
 
Lorenzo 3.5
Gioco per divertirmi, non voglio fare fatica, sono un tipo da telaio tubolare insomma, 300 grammi e 5 in testa per picchiare un po’. Con questa faccio i buchi per terra, d’accordo, però dopo un oretta temo di sentirmi un macigno sul braccio. Averla vent’anni fa magari, adesso mi tengo la mia tubolare.
 
Salvatore (maestro di tennis)
Mica male! La palla fila senza problemi , è molto stabile, anche dopo 2 o 3 ore il mio braccio è discretamente rilassato. Certo , sono sempre 340 e passa grammi. Facciamo cosi, prendo la 305 per la lezione, questa la tengo per i match dell’over, lì son dolori.