Stile di gioco, schemi, strategie: ecco un vademecum per trovare la propria identità di giocatore. Personalità, tattica e cinque chiavi per il successo…
di Luigi Bertino
Una delle difficoltà maggiori nella crescita tennistica di un giocatore
non sta tanto nell’apprendere delle determinate abilità quali il servizio,
il diritto, il gioco di gambe o la volèe, quanto piuttosto la capacità
di esprimere durante la partita un tipo di gioco che utilizzi le diverse
abilità in modo ordinato e sicuro. La chiave per un corretto sviluppo dello
stile di gioco individuale sta sicuramente nella personalità del giocatore.
Se il vostro stile di gioco non è in sintonia con la vostra personalità
sarà impossibile divertirsi in campo e dunque ottenere i risultati sperati.
Indipendentemente dal livello di gioco, junior, agonista, veterano o amatore,
la personalità del giocatore deve rappresentare il fattore trainante verso
un corretto sviluppo della strategia e della tattica.
Nel pieno di un match, quando la pressione è alle stelle, i migliori giocatori
riescono a esprimere sempre il meglio del loro gioco. Si può percepire
la loro vera personalità dal modo nel quale competono e giocano i punti
importanti: semplicemente fanno ciò che viene loro più naturale, più facile,
ciò che normalmente gli viene meglio.
Immaginate Roger Federer o Ivan Ljubicic che in un momento importante della
partita decidono di scegliere una strategia di gioco di attesa da fondocampo
senza prendere dei rischi? Ovviamente no. Il tipo di gioco ideale di un
giocatore deve adattarsi sì alle abilità tecniche ma altresì alla personalità
del giocatore stesso. Se adottate una strategia che non è in sintonia con
la vostra personalità non solo vi sentirete presto frustrati e scoraggiati
in campo, ma soprattutto non riuscirete a esprimere il vostro stile di
gioco ideale. Ricordate tuttavia che questo non significa che dovete diventare
dei giocatori “unidirezionali” e cioè con un solo tipo di tattica; dovrete
continuare ad aggiustare la tattica di gioco quando necessario utilizzando
le strategie più consone a quel determinato match. Il vostro tipo di gioco
e le scelte tattiche che ne conseguono devono comunque sempre rimanere
fedeli alla vostra personalità.
Troppo spesso quando si sente parlare di tennis le parole “strategia”
e “tattica” vengono utilizzate in maniera interscambiabile e il significato
di entrambe viene di conseguenza mal interpretato. Anche nei libri di tennis
o durante una telecronaca di una partita in TV questi due termini vengono
confusi ed utilizzati spesso impropriamente. In realtà vi è una profonda
differenza fra tattica e strategia. Prima di parlare dei diversi stili
di gioco è opportuno chiarire in maniera esatta cosa si intende per stile,
strategia e tattica. Conoscendo il significato di questi termini
sarà per voi più facile comprendere il vostro tipo di gioco attuale, il
gioco che volete sviluppare, i tipi di gioco dei vostri avversari e il
modo in cui affrontarli.
LO STILE DI GIOCO
Per stile di gioco si intende esattamente ciò che il termine implica: lo
stile di gioco che a voi piace di più. Il vostro stile di gioco di solito
rimane costante una volta sviluppate le necessarie abilità tecniche e tuttavia
può evolvere con il procedere della crescita del vostro gioco. A esempio
Pete Sampras all’età di 16 anni era un giocatore di fondocampo che giocava
il rovescio a due mani, mentre con il passare del tempo ha ricercato un
gioco di attacco più consono alla sua personalità, sviluppando il rovescio
a una mano. Di contrasto una giocatrice come Lindsay Davenport ha virtualmente
utilizzato lo stesso stile di gioco fin dai primi anni della sua carriera.
Il vostro stile di gioco è strettamente collegato alla vostra strategia
fino al punto da utilizzare questi due termini come sinonimi. Infatti lo
stile di gioco di un giocatore quasi sempre ne determina la strategia di
base.
LA STRATEGIA
La strategia è data dal completo piano di gioco che il giocatore utilizza
durante una partita considerando tutte le condizioni e a seconda della
superficie di gioco. Se prendiamo come esempio Maria Sharapova, la
sua strategia generale è di servire con potenza, di giocare in modo aggressivo
da fondocampo per poi prendere il controllo del punto il più resto possibile
durante uno scambio. Questa è la strategia che la Sharapova utilizza
virtualmente
ogni volta che scende in campo.
LA TATTICA
La tattica è data invece dai tipi di colpi specifici, dalle loro combinazioni
e dagli schemi che il giocatore utilizza per vincere un punto. Un esempio
di tattica è quello di servire a uscire e scendere a rete; un altro esempio
è quello di giocare sul rovescio dell’avversario per portarlo in una situazione
di difficoltà. Le scelte tattiche vengono fatte per cercare di ottenere
un vantaggio sull’avversario, per neutralizzare o per contrastare la sua
strategia, oppure per adattarsi a diverse condizioni ambientali. Le scelte
tattiche devono perlopiù corrispondere alla strategia di gioco di ciascun
giocatore. Gli aggiustamenti tattici che si utilizzano durante un match
solitamente ricadono nel campo della strategia adottata, pertanto sarà
importante non apportare troppe modifiche alla tattica di gioco rispetto
al proprio stile e alla propria strategia generale.
Voglio ora indicarvi cinque punti fondamentali sui quali fondare il vostro
stile di gioco: la personalità, le caratteristiche fisiche, i punti forti,
i punti deboli e gli schemi di gioco. Come potete facilmente immaginare
questi cinque elementi sono strettamente legati fra loro. Lo scopo finale
è quello di incorporare queste cinque chiavi all’interno del vostro stile
di gioco per riuscire così a esprimere il massimo potenziale in partita.
LA PERSONALITA’
Quando si affronta l’argomento della personalità di un giocatore occorre
valutare alcuni aspetti specifici. Se siete un tipo estremamente paziente
e passivo, con poca tendenza a prendere dei rischi, allora lo stile di
gioco dovrebbe avvicinarsi a quello di un regolarista da fondocampo. Al
contrario se siete un tipo impaziente, sempre alla ricerca di riconoscimenti
immediati e con scarsa capacità di attenzione, dovreste orientarvi verso
uno stile di gioco aggressivo come un giocatore di pressione da fondocampo
oppure un giocatore di rete. Resta il fatto che, indipendentemente dalla
personalità, fino ai 13-14 anni non è possibile sviluppare un tipo di gioco
completo, a causa dei limiti fisici che la giovane età comporta. E’ abbastanza
normale dunque vedere tra i migliori under 12-13 un gioco di regolarità
senza troppi colpi vincenti. In ogni caso è bene lavorare fin dai 9-10
anni sullo sviluppo di tutti i colpi e sulle relative scelte tattiche,
così da fornire agli allievi il bagaglio necessario per fare il salto di
qualità successivo ai 14-15 anni.
LE CARATTERISTICHE FISICHE
Alcuni aspetti fisici da considerare nello sviluppo dello stile di gioco
ideale sono l’età, l’altezza, il peso, la velocità, l’agilità, le capacità
coordinative, la forza muscolare e la resistenza. Le caratteristiche fisiche
infatti influenzano in maniera notevole la strategia di gioco adottata.
Se a esempio siete alti ma non troppo veloci sarà importante ricercare
un gioco di attacco che vi permetta di prendere al più presto il controllo
del punto. Se invece siete bassi di statura ma con delle ottime capacità
di spostamento in campo dovreste cercare di costruire un gioco basato sulla
consistenza da fondocampo e sulle azioni di contrattacco quali i passanti
e i lob.
I PUNTI FORTI
Molti giocatori sviluppano naturalmente dei colpi vincenti fin dai primi
anni di età; altri costruiscono invece i propri punti forti negli anni
con la crescita fisica. Capita spesso che giocatori in possesso di particolari
colpi efficaci utilizzino uno stile di gioco non idoneo e in contrasto
con tali soluzioni. E’ opportuno dunque orientarsi verso una strategia
di gioco che esalti i punti forti integrando stile di gioco e armi vincenti.
Se siete in possesso di un diritto potente e aggressivo sarà importante
cercare di girare spesso attorno alla palla centrale per comandare lo scambio
con il diritto, limitando il più possibile le esecuzioni di rovescio.
I PUNTI DEBOLI
Proprio come occorre massimizzare i punti forti, al pari bisogna minimizzare
i propri punti deboli. Un esempio classico è quello di un giocatore in
possesso di colpi potenti ma che si muove non particolarmente bene. La
strategia da adottare è quella di prendere il controllo del punto fin dalla
prima palla per evitare che l’avversario possa farlo muovere e portarlo
così in una situazione a lui non congeniale.
GLI SCHEMI DI GIOCO
Un corretto stile di gioco dovrebbe sempre comprendere degli schemi tattici
specifici che facilitino la conquista di un punto. Questo aspetto è strettamente
legato al concetto analizzato precedentemente secondo il quale è importante
massimizzare i punti forti, minimizzando quelli deboli in funzione però
delle caratteristiche di ciascun avversario.
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