di Gabriele Riva – foto Getty Images
“Dovrebbero rammaricarsi perché qualcuno dice che hanno battuto la Spagna B? Ma quando mai, hanno vinto e se lo sono meritato”. Parole e musica di Alex Corretja, il capitano dell'Armada orfana dei suoi big a Vancouver. E Martin Laurendeau, il capitano delle foglie d'acero, ringrazia: “Queste parole dimostrano il rispetto che stiamo guadagnando. Gli mancavano dei campioni? Noi abbiamo comunque dovuto andare là fuori e vincere una partita più di loro”. Con Raonic vero big e una serie di co-protagonisti che sanno esaltare le proprie caratteristiche giocando sul campo – rapido – di casa, pur essendo fuori dai Top 100.
Come Frank Dancevic (nella foto sopra), numero 141 del mondo: “È stato un week-end da pazzi quello, abbiamo preso forza dalla gente e dall'ambiente”. Un'iniezione di adrenalina che gli ha permesso di battere un giocatore come Marcel Granollers, oltre 100 posti più in alto in classifica per i computer dell'Atp, ma capace di raccogliere solo cinque game in tre set (6-1 6-2 6-2).
Il ventottenne, nato sotto le cascate del Niagara, non ha mai affrontato né Seppi né Fognini, ma ha giocato per tre volte contro Simone Bolelli. Nonostante il numero dispari, il conto è pari, con un successo per parte. L'azzurro ha vinto in quattro set sulla terra rossa del Roland Garros 2011, mentre il canadese ha avuto la meglio in due set ad Adelaide 2008, sul duro. Il terzo confronto, al Queen's sempre nel 2008, si è concluso dopo soli quattro game per ritiro del canadese.
Capitolo doppio: quello anti-Spagna, con tutta probabilità lo stesso che ritroverà l'Italia, è un mix di fisicità, con i 193 centimetri d'altezza di Pospisil (foto sotto), e di esperienza, con i 40 anni di Nestor (foto a sinistra). Un 'vecchio' volpone alla 44eisma partecipazione in Coppa Davis tra le fila del Canada (la prima nel 1992!) e ancora al quinto posto del ranking mondiale di specialità.
Di certo c'è l'entusiasmo di un movimento che scopre i quarti di finale in Davis per la prima volta nella sua storia proprio mentre sforna talenti su talenti in campo giovanile. Da Filip Peliwo, che presto sarà tra i grandi, a due dodicenni terribili da tenere sott'occhio, Felix Auger Aliassime e Nicaise Muamba.