Battendo per 4-1 l’Ata Battisti Trento, il Tc Italia di Forte dei Marmi ha conquistato il tricolore per la prima volta. Il grande protagonista del successo finale è Filippo Volandri, autore di un campionato perfetto impreziosito dalle impeccabili prestazioni odierne… Da Rovereto, MARCO CALDARA

Da Rovereto, Marco CaldaraFoto Angelo Tonelli

“Yes we can” recitavano le magliette preparate per la finale di Serie A1 maschile dai sostenitori dell’Ata Battisti Trento, giunti in massa a Rovereto con il sogno di tornare a casa con lo scudetto. Ci speravano, perché i loro beniamini partivano favoriti, e invece sono rimasti con un pugno di mosche in mano. Proprio come nel 2006, quando Stoppini e compagni si arresero al doppio di spareggio dopo aver sprecato l’impossibile. Ma allora a frenare le ambizioni dei trentini c’era anche la terra battuta di Novate Milanese, mentre a Rovereto era tutto perfetto. Tuttavia nemmeno una superficie favorevole e la vicinanza con Trento sono state sufficienti, e proprio per questo sono ancora maggiori i meriti dei ragazzi del Tc Italia di Forte dei Marmi, che per la prima volta han conquistato il campionato. Ieri avevano aperto le danze vincendo i due singolari inaugurali, e oggi le hanno chiuse grazie al primo doppio, vinto dal duo Volandri/Giorgini, lo stesso che tre anni fa (a Bra) regalò il titolo al Capri Sports Academy. “I due singolari di ieri ci hanno dato una grossa mano, e oggi abbiamo fatto il resto”, racconta Matteo Marrai. “Avere lo scudetto stampato sul petto è una soddisfazione indescrivibile. Questo è il circolo in cui sono nato, ed è gestito dalla mia famiglia. Con un budget ridotto rispetto alle altre contendenti al titolo siamo riusciti a giocare l’intero campionato e vincerlo, e possiamo solo che esserne orgogliosi.

Il protagonista del tricolore è senza dubbio Filippo Volandri (nella foto a lato), che alla sua prima stagione nelle file del club versiliese si è subito mostrato capace di fare la differenza. In mattinata ha regolato senza problemi Riccardo Ghedin, portando il punto del 3-0 e confermando che a certi livelli sa essere una garanzia anche lontano dalla terra battuta, e poi ha trascinato un ottimo Giorgini al successo decisivo. Contro Grigelis/Stoppini, che prima della finale erano imbattuti in coppia, i due sono partiti con il freno a mano tirato, ma l'hanno spuntata sulla distanza, annullando quattro match-point prima di chiudere con il punteggio di 3-6 6-0 12-10. Proprio nel momento decisivo è emersa la grande esperienza di Volandri, unico top 100 in gara a Rovereto, che sulle prime palle-match non ha tremato al servizio, mentre nelle altre due ha compiuto altrettanti capolavori a rete, degni del miglior specialista. Due giocate che hanno spianato la strada al passante vincente di Giorgini, seguito dall’invasione di un centinaio abbondante di tifosi, giunti ieri da Forte dei Marmi ed entrati in campo ad abbracciare i propri beniamini. “Questo è il mio settimo scudetto – ha spiegato Volandri – ma è diverso dei precedenti. In passato ho sempre giocato in squadre favorite e a fianco di gente del calibro di Seppi e Starace, mentre questa volta gli occhi non erano puntati su di noi. Siamo partiti da lontano e siamo andati sempre in crescendo, e proprio per questo la vittoria è ancora più bella. Sono soddisfatto del mio rendimento odierno, ma anche di quello che ho tenuto durante tutto il campionato, perché ho sempre giocato bene e non ho mai perso in singolare. Era quello che mi veniva chiesto, e sono contento di aver risposto positivamente”.

Tanta amarezza invece per i portacolori dell’Ata Battisti Trento, che nel corso della stagione erano stati l’unica squadra capace di fermare i toscani. Ma il modo il cui quel 5-1 maturò (con quattro match finiti di misura) gridava vendetta, e vendetta è stata. Dopo l’iniziale 0-3 la formazione del presidente Renzo Monegaglia era tornata a sperare grazie al lituano d’Italia Laurynas Grigelis, bravissimo ad accorciare le distanze battendo Trusendi con un facile 6-4 6-2. Il toscano ha sentito la possibilità di firmare lo scudetto e non ha saputo gestire la tensione, mostrandosi falloso e poco incisivo al cospetto di un Grigelis impeccabile con l'accoppiata servizio-rovescio. Ma purtroppo la splendida prestazione del tennista di Klaipeda è rimasta solo un episodio isolato, l’unico degno di nota del disastroso week-end dei trentini. E così lo scudetto è andato, per la terza volta consecutiva, alla squadra che aveva perso in finale l’anno precedente. Ormai pare diventata una regola, e all’Ata Battisti non resta quindi che sperare nel 2013.

FINALE SERIE A1 MASCHILE 2012
Tc Italia (Forte dei Marmi) b. Ata Battisti Trento 4-1
Matteo Marrai (I) b. Stefano Galvani (T) 6-4 6-4
Daniele Giorgini (I) b. Andrea Stoppini (T) 7-5 6-0
Filippo Volandri (I) b. Riccardo Ghedin (T) 6-3 6-2
Laurynas Grigelis (T) b. Walter Trusendi (I) 6-4 6-2
Giorgini/Volandri (I) b. Grigelis/Stoppini (T) 3-6 6-0 12-10