Il ‘reverse serve’ è una tecnica antica che l’americano ha rispolverato per sorprendere gli avversari. Stasera contro Sinner (dalle 23 su Sky Sport, in replica domani su SuperTennis) dovrà però fare i conti con un Sinner molto agguerrito
Cosa ne sarebbe del salto in alto se nel lontano ottobre del’68 l’americano Dick Fosbury non avesse sdegnosamente voltato le spalle all’asticella, per poi saltarla a ritroso come un gambero? Chi lo sa. Sta di fatto che lo fece e a Città del Messico fu oro olimpico con 2,24. L’indomani l’atleta di Portland volava all’indietro su tutte le prime pagine dei giornali e l’appellativo di ‘dorsale’ entrava nel guinnes dei primati oscurando un vetusto ‘ventrale’ di cui non si parlò più.
Per analogia, oggi tutti si chiedono se anche il colpaccio che in questi giorni si aggira per i campi di Indian Wells, finirà per degradare ad acchiti privi di valore, i tradizionali servizi esterni fin qui usati da destrorsi e da mancini come un castigo di Dio proveniente da sinistra. Insomma, chissà se il bel kick a scorrere dei giorni nostri e il demoniaco slice a taglio laterale sopravviveranno alla botta semipiatta che Taylor Fritz va sfoggiando con malcelato orgoglio. Una randellata figlia della supinazione esagerata di avambraccio e polso, una roba che i più ottimisti osano definire ‘serve reverse’, colpo double face indossato a sprazzi dall’americano tanto per sbrogliare la matassa.
Uno sgorbio strano ma nulla di inedito! Al contrario, il gesto già gode di proseliti con pancetta al seguito, sparsi nei circoli di tutto il globo. Attempati racchettari che fanno sfoggio di un cannon ball rimaneggiato, approdato nel tempo a una felice battuta a padella che ignora il doppio fallo. Una variante, il cui prototipo, attirò nientemeno che la curiosità di Bill Tilden, al punto da carpirgli scettiche righe sparse qua e là a pagina 42 del suo ‘Art of Lawn Tennis’.
E naturalmente, visti i fatti, tutti a chiedersi se nel confronto con Sinner in programma oggi sul grande centrale, il campione uscente del Masters 1000 californiano ricorrerà all’uso dell’arma letale o se invece si limiterà a quelle più convenzionali che tutto sommato offrono maggiori certezze. Dubito che il servizio rovesciato del caro Fritz avrà lo stesso seguito del dorsale alla Fosbury, cosi come non penso che il nipote dello Zio Sam stasera sarà in vena di stravaganze tecniche. Il rosso della Val Pusteria lo conosciamo tutti ed è risaputo che se gli dai un dito… Anche Fritz lo sa, e c’è da giurare che per volgere a suo favore la faccenda rimanderà variazioni da cabaret a match più facili da dipanare o a doppietti più leggeri da giocare.