In Uzbekistan la giapponese “strapazza” Donna Vekic e conquista il primo titolo della carriera… di ALESSANDRO MAGRINI

di Alessandro Magrini

 

Il Sol Levante illumina l’Uzbekistan: Nao Hibino si aggiudica il WTA di Tashkent superando Donna Vekic con un doppio 6-2 .

 

Match senza storia, influenzato anche dalle differenti condizioni fisiche con cui le due giocatrici si sono presentate all’atto conclusivo: la Vekic ha dovuto affrontare una settimana sicuramente più impegnativa, “spuntandola” prima contro Anna-Lena Friedsam in quarti e poi contro la russa Rodina in semi; la giapponese ha invece approfittato del ritiro della Sasnovich in ottavi, prima di imporsi agevolmente sulla qualificata Kuzlova e su Bojana Jovanovski, finalista della passata edizione.

 

Parlando dell’incontro, il “punto di rottura” arriva subito in avvio: nel primo gioco la ventenne di Aichi strappa infatti la battuta all’avversaria e fa corsa di testa, dominando un primo set in cui concede una sola palla break alla giovanissima rivale.

Il secondo parziale si apre sulla falsariga del primo, e prosegue con la medesima inerzia: la numero 137 del ranking, frastornata ancora dall’andamento della prima frazione, ancora una volta si fa trovare impreparata sul suo servizio ed è di nuovo costretta a rincorrere; nel quarto game ha poi due chances per riportare in discussione le sorti della sfida, fallite le quali si chiude inevitabilmente il sipario sulla finale del Tashkent Open.

 

Primo sigillo della carriera per Nao Hibino, che eredita lo scettro di campionessa dalla nostra Karin Knapp, vincitrice qui lo scorso anno e attualmente ferma per un infortunio al ginocchio che la terrà lontana dalle competizioni fino ad inizio 2016.

Secondo titolo WTA che invece sfuma per la diciannovenne croata, runner up a Tashkent già nel 2012, quando venne sconfitta dalla Begu.