Non capita spesso che Wimbledon viva una giornata così “moscia”, almeno fino al tardo pomeriggio. A parte il crollo di un albero, comunque fuori dall'All England Club, non ci sono state grosse emozioni. Il tabellone maschile è fortemente sbilanciato verso il basso, dove ci sono tre dei quattro big. In alto c'è solo Novak Djokovic, facile vincitore su Jarkko Nieminen. Senza offesa per il simpatico finlandese, un match contro Lleyton Hewitt avrebbe avuto ben altro fascino, magari con qualche lacrimuccia dal clan australiano. La buona notizia è che, per un mercoledì mediocre, dovremmo assistere a un venerdì scoppiettante, con almeno tre incontri di ottimo livello: Djokovic-Tomic, Dimitrov-Gasquet e Kyrgios-Raonic. Grande curiosità per il derby del talento tra il bulgaro e il francese, ex semifinalisti di questo torneo. Sembra arrivarci meglio Gasquet, ma Dimitrov ha scavallato un ostacolo non così banale come Steve Johnson.
NISHIKORI SALUTA PER UN MESE
A livello di terzo turno si proporrà un incontro che lo scorso anno fu un quarto di finale: Kyrgios-Raonic. Vedremo tanti missili con l'australiano leggermente favorito: Raonic ha già lasciato per strada due set a Gimeno Traver e Tommy Haas, distrazioni che non potrà concedersi contro l'australiano. La notizia del giorno, dunque, resta il forfait di Kei Nishikori. Prima di scendere in campo contro Santiago Giraldo ha annunciato il ritiro per il dolore al polpaccio sinistro che lo aveva già bloccato ad Halle. “La scorsa settimana stavo meglio, ho pensato che non ci sarebbero stati problemi, ma il primo turno è stato molto faticoso – ha detto il giapponese – non so come ho fatto a lottare fino alla fine, pensavo che in due giorni le cose sarebbero migliorate, ma oggi non sono a posto”. Adesso il giapponese avrà un mese di tempo, poi tornerà in scena all'ATP 500 di Washington. Al terzo turno, quindi, ci sarà un inatteso Giraldo-Kudla, con l'americano che ha messo fine all'avventura di Alexander Zverev.
PLISKOVA OUT, CHE BRAVA LA ROBSON
Soltanto una sorpresa in campo femminile: va fuori Karolina Pliskova. La giovane ceca, la Davenport moderna, ha ceduto a Coco Vandeweghe, rendendo ancora più incerto uno spicchio di tabellone senza padroni. Certo, c'è Maria Sharapova che ha giocato un una buona partita contro l'olandese Hogenkamp, ma negli ultimi anni ha deluso troppe volte a Wimbledon per essere considerata nettamente favorita. Il tabellone le sembra amico fino ai quarti, ma sarebbe interessante vederla negli ottavi contro Zarina Diyas, brava a confermare l'exploit sulla Pennetta battendo la Sasnovich. Bene le giovani: avanzano Belinda Bencic ed Heather Watson. La britannica, in particolare, ha destato un'ottima impressione contro Daniela Hantuchova e dovrebbe affrontare Serena Williams al terzo turno. Ok, sarebbe nettamente sfavorita, ma può provare a giocare un buon match. E' in ottima condizione e non avrà nulla da perdere.