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Coric-Cilic: per la Croazia la finale è a un passo

Bastano sei set alla Croazia per conquistare contro gli Stati Uniti entrambi i singolari del venerdì, e dare una piega già (quasi) decisiva al duello di Zara. Coric firma l'1-0 battendo Johnson, Cilic fa il bis contro Tiafoe e diventa il giocatore più vincente nella storia della Davis croata, scalzando Ivan Ljubicic. Hanno le carte in regola per vincere la Davis.

Daniil Medvedev, l'”arraffapunti” prima degli Slam

Secondo titolo in carriera per il russo, ancora una volta nella settimana precedente a uno Slam, quando molti dei top players non sono impegnati. A Winston Salem ha giocato una finale impeccabile contro Steve Johnson. E pensare che a inizio settimana pensava di mollare…

Dal Messico al Canada, Fognini vince ancora

Se vuole avere sul serio la chance di puntare alla top-10 ATP, Fabio Fognini deve fare bene con continuità nei tornei più importanti del calendario. Ci prova a Toronto, dove all'esordio ha vinto una buona partita contro Steve Johnson, allungando a cinque la sua striscia di vittorie consecutive sul cemento. Non gli era mai successo.

Steve Johnson è più rapido della pioggia

In una giornata uggiosa, con la finale anticipata di quattro ore, Steve Johnson si aggiudica il quarto titolo in carriera. I suoi passanti hanno la meglio sul serve and volley di Ramkumar Ramanathan. L'americano dedica il successo al padre e a coach Craig Boynton. “Tra alti e bassi, c'è sempre stato”.

Johnson va avanti, nel nome del padre

La scomparsa del padre ha mandato in crisi totale Steve Johnson. Gli è capitato di piangere come un bambino dopo un match, avvertire il desiderio di scappare, avere attacchi di panico. L'aiuto di una psicologo e il recente matrimonio gli hanno ridato serenità. E adesso vuole onorare Steve Sr. in ogni partita.

Johnson fa tris e pensa a papà (e alle nozze)

Scene toccanti a Houston: Steve Johnson batte Tennys Sandren, bissa il titolo del 2017 e scoppia in lacrime pensando a papà, scomparso lo scorso anno. L'aveva visto giocare per l'ultima volta proprio in Texas. Un bel modo per ricordarlo in mondovisione, e anche per arrivare col sorriso al matrimonio, in programma fra sei giorni.

Due top-50 con lo stesso coach? Sì, è possibile

Il curioso caso di Sam Querrey e Steve Johnson: professionisti di alto livello, condividono lo stesso allenatore. L'esperto Craig Boynton racconta genesi, difficoltà e lati positivi dell'allenare due giocatori così forti. “È facile perché sono due ragazzi fantastici. E poi l'ATP ci è venuta incontro: non giocano mai in contemporanea”.

Non dominano più, ma gli States ci sono sempre

Soltanto due squadre hanno raggiunto i quarti dopo la seconda giornata: il Kazakhstan contro la disastrata Svizzera, e gli Stati Uniti contro la Serbia priva dei migliori. In una parte bassa non così competitiva, gli americani possono sperare in un piazzamento in finale. Non ci sono fenomeni, ma la squadra è compatta e la panchina è lunga.

Un po’ USA, un po’ Argentina, ma Liam è italiano

La pioggia di ritiri ad Auckland consente a Liam Caruana di esordire nel circuito ATP. Il romano trapiantato negli Stati Uniti gioca un buonissimo match, come qualità e atteggiamento, contro il top-50 Steve Johnson. Nel secondo set ha avuto quattro setpoint. Al suo angolo, un top coach: Mariano Monachesi.

Kyrgios ci ricasca, poi si giustifica

Nick Kyrgios e il torneo di Shanghai non vanno d’accordo. A dodici mesi dal “tanking” conto Mischa Zverev, che gli costò multa e squalifica, l’australiano si ritira in preda alla rabbia dopo aver perso il primo set con Johnson. In seguito si scusa via Twitter lamentando problemi di stomaco e un fastidio alla spalla, che dovrebbero bastargli per evitare la multa. Ma la reputazione continua a peggiorare.

Un globetrotter più forte dei crampi

Finale-thriller al torneo ATP di Houston: sul 5-5 al terzo, Steve Johnson viene travolto da un doloroso crampo alla gamba sinistra. Ma il suo avversario, Thomaz Bellucci, non ne approfitta e l'americano si aggiudica un tie-break giocato da menomato. “E' il testamento alla mia voglia di vincere”. Un match che finirà nei manuali di psicologia dello sport.

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