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Quel mare di soldi a cui non si può rinunciare

Il maxi-montepremi messo in palio dalla Coppa Davis targata Kosmos fa gola a tanti. “Non posso permettermi di rinunciare a 150.000 dollari” dice Robin Haase: pur non apprezzando la riforma, dirà sì alle convocazioni. La federtennis olandese si lamenta delle perdite nell'organizzazione di vecchi match… però fa un pensierino alle finali di Fed Cup.

Costa & Blanco: “La Davis rischiava di morire”

Per dare concretezza al suo progetto, il gruppo Kosmos si è rivolto a due ex giocatori rimasti nell'ambiente: Albert Costa e Galo Blanco. I due insistono nel considerare necessario il cambio di format, ma cadono in contraddizione: prima dicono che faranno il possibile per coinvolgere i migliori, poi sostengono che la loro presenza non sarà vitale.

“Il calendario può ancora cambiare”

Il presidente ITF, presente a Lille per la finale di Coppa Davis, torna a parlare della riforma. A suo dire, sono in corso efficaci trattative con i giocatori per trovare una soluzione, magari con il varo di un'unica competizione. “Per ora le finali restano a novembre, ma il calendario può ancora cambiare”. E insiste: “Sono convinto che i migliori parteciperanno”.

Occhio: il boicottaggio sta prendendo forma

Secondo l'Equipe, i “migliori giocatori” hanno inviato una lettera all'ITF in cui annunciano l'intenzione di non giocare la Davis griffata Kosmos. Sarebbe una mazzata per una competizione nata proprio con l'obiettivo di radunare i più forti. La sensazione è che l'unica chance sia raggiungere un accordo con l'ATP. Ma non è una via semplice.

“Contano le squadre, non tanto i giocatori”

È l'incredibile affermazione di Javier Alonso, amministratore delegato di Kosmos, il gruppo di investimento che sta procedendo alla demolizione della Coppa Davis. Dopo che alcuni dei migliori hanno informato che non la giocheranno, la presenza dei top-players non è più così importante. Ma cosa dicevano, Kosmos ed ITF, ai tempi del voto della riforma?

Tutti i soldi dietro alla nuova Coppa Davis

Come sarà distribuito e utilizzato il denaro che Kosmos verserà all'ITF. Dei 125 milioni annui, 80 saranno per la Davis e 45 per altre manifestazioni. Haggerty è ottimista sulla sostenibilità del progetto: sono in corso trattative con l'ATP per arrivare a un'unica competizione. L'ITF ha già fatto una prima offerta (respinta) per un evento cogestito.

Davis, in arrivo il sorteggio più grottesco

Oggi l'urna di Londra stabilirà gli accoppiamenti per il turno di qualificazione alle “Davis Cup Finals”. Prima, tuttavia, andranno definite le due wild card (l'Italia non sembra tra le papabili) e comunque non ci sarà il tabellone completo: si devono giocare ancora due sfide. Sarà il primo effetto della rivoluzione Kosmos.

Piquè, guarda che il tennis non è un circo

Non contento di essersi comprato la Davis, Gerard Piqué ha in mente altri eventi, svuotati di senso agonistico ma pieni di soldi. La Majesty Cup sarebbe un torneo a 64 giocatori, con 10 milioni in palio… tutti per il vincitore. Il contrario di quello che (a parole) chiedono giocatori: più “democrazia” e un calendario meno duro.

Larry Ellison reclutato per la nuova “Davis”

A pochi giorni dall'assemblea di Orlando, il gruppo Kosmos mette in cassaforte la sostenibilità del progetto economico (3 miliardi in 25 anni) assoldando il quinto uomo più ricco del pianeta, già proprietario del torneo di Indian Wells. Pare chiaro che gli abbiano promesso la possibilità di ospitare l'evento.

Italia, nel 2019 potrai vincere la Fed Cup!

Fa più scalpore il mezzo passo indietro dell'ITF sulle proposte di modifica alla Davis (prima dell'evento in sede unica, resterebbe un primo turno a 24 squadre), ma a noi riguarda da vicino la riforma della Fed Cup: dall'anno prossimo il WG passa a 16 squadre, di cui farà parte l'Italia della figliol prodiga Camila Giorgi. Final Four in sede unica, in casa di una delle semifinaliste.

Rafa abbraccia la nuova Davis: “Piquè va ringraziato”

Reduce da un esordio in grande stile, in cui ha lasciato appena quattro giochi all'avversario, Rafa Nadal si schiera a favore delle proposte di modifica alla Davis. “Il format attuale è vecchio. Quello nuovo non sarà perfetto, ma dobbiamo ringraziare chi vuole investire così tanti soldi nel tennis”.

Hewitt e la Davis: “Haggerty, se perdi ti devi dimettere!”

Decisa presa di posizione dell'ex numero 1 del mondo, oggi capitano dell'Australia. Dall'alto della sua eterna militanza (79 partite spalmate in 18 anni), ritiene che le proposte di modifica della Coppa Davis siano soltanto una “questione di soldi”. “La competizione paventata non è la Davis. Se la proposta non passerà, Haggerty dovrebbe dimettersi”.

ATP-ITF: battaglia per la Coppa del Mondo

Il maxi-progetto per la Coppa Davis presentato dall’ITF non ha frenato le intenzioni dell’ATP di rilanciare la World Team Cup. I due eventi diventerebbero molto simili e anche vicini in calendario, ma Kermode fa spallucce, forte di un vantaggio temporale. Visto che l’ITF dovrà aspettare il meeting di agosto, le mosse dell’ATP possono avere un ruolo determinante anche sul futuro della Davis.

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