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Italia: la nuova “Davis” partirà dall’India

Buon sorteggio per l'Italia nel primo turno della Coppa Davis 2019: a febbraio (1-2) gli azzurri faranno visita all'India, una delle nazioni meno pericolose fra le 24 a caccia di un posto al gran finale. L'unica incognita riguarda l'obbligo di giocare fuori casa, anche se negli ultimi anni gli indiani stanno perdendo il vizio di puntare sull'erba, preferendo spesso il cemento.

Davis Cup: e se fosse l’anno degli States?

Dopo aver riconquistato la Fed Cup dopo 17 anni, gli Stati Uniti possono puntare a riprendersi anche la Davis. L’hanno vinta in trentadue occasioni, ma solo una volta negli ultimi 22 anni. A Nashville avranno un match-passeggiata col Belgio, sono uno dei team più omogenei e con l’Isner di Miami se la possono giocare contro qualsiasi avversaria.

Davis: il futuro non piace ai giovani

ITF e Kosmos hanno pensato a una Coppa Davis che guarda al futuro, ma se i campioni del presente sembrano apprezzare la proposta, i giovani del Tour non vedono di buon occhio le possibili novità. Le settimane di gioco in meno non bastano per accontentarli. Pouille: “sembra studiata apposta per far giocare di nuovo Federer e Nadal, ma fra pochi anni loro non saranno più nel circuito”.

Il tennis è (quasi) pronto per la sua Coppa del Mondo

Il Board dell'ITF ha approvato il progetto di una nuova World Cup of Tennis Finals, che si candida a sostituire la Coppa Davis tradizionale. Si giocherebbe in una sola settimana, a novembre, con 18 nazioni in gara in sede unica. Le sfide si ridurrebbero a due singolari e un doppio, al meglio dei tre set. Resta un solo ostacolo: l'approvazione di due terzi degli stati membri dell'ITF. Ad agosto la votazione.

Il comitato ITF per le pari opportunità

L’International Tennis Federation ha comunicato la nascita del nuovo Women in Sport Commitee, un comitato di sole donne presieduto dalla chairman della USTA Katrina Adams. Servirà a garantire che l’operato dell’ITF tenga un occhio aperto sulle pari opportunità. Ufficializzati anche i componenti delle altre commissioni: Angelo Binaghi esce dal Davis Cup Committee.

Davis: tanto tuonò che… non piovve (per ora)

Nel 2018 la formula del World Group di Coppa Davis rimarrà invariata. Le federazioni avevano bocciato le proposte dell’ITF, ma poi avevano concesso al board la possibilità di introdurre modifiche sperimentali. Ha prevalso il buon senso, ma il rischio è solo rimandato. 2 set su 3 introdotti nei gruppi inferiori. Arriva il 5° uomo in squadra.

Il grande ritorno della World Team Cup?

Secondo quando riporta l'agenzia Reuters, a New York ci sarebbe stato un meeting fra gli organi che governano il tennis, pronti a rilanciare la World Team Cup dal 2019. Vorrebbero portarla prima dell'Australian Open, nell'Asia Pacifica, con tantissimi punti ATP in palio e fino a 24 nazioni in gara. Un progetto interessante, ma con tanti interrogativi. Mettere tutti d'accordo sarà un'autentica impresa.

È iniziata la rivoluzione di mister Haggerty

Manca l'approvazione delle Federazioni nazionali, ma il board dell'ITF ha deciso: dal 2018 i singolari (ma non il doppio!) di Coppa Davis si giocheranno al meglio dei tre set, mentre le nazionali vincitrici di Davis e Fed Cup potranno esordire in casa l'anno successivo. Ancora nessuna conferma sulle finali in sede neutra: la proposta – che riguarda da vicino la città di Torino – verrà valutata di nuovo a fine mese.

Modifiche alla Davis: si muovono le Federazioni?

“Fermiamo David Haggerty”: inizia così una lettera aperta pubblicata sui social da Dirk Hordorff, uno dei vice presidenti della Federazione tedesca. Il punto della discordia è uno solo: il desiderio del nuovo board di far giocare le finali di Davis e Fed Cup in sede unica: “la DTB non è per niente d’accordo, e tanti altri con noi”.

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