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Citi Open: il baby-torneo va a Sascha Zverev

Con quattro semifinalisti under 21, il Citi Open di Washington è stato il torneo più “giovane” degli ultimi 23 anni. Tra i baby rampanti si è imposto il più esperto: Alexander Zverev non ha avuto problemi contro Alex De Minaur, forse stanco dopo una dura semifinale. In Davis aveva resistito quattro ore, a Washington si è arreso 6-2 6-4.

Due minuti di follia costano 16.500 dollari

Benoit Paire perde la testa durante il torneo di Washington: devasta tre racchette in pochi minuti, tiene alcuni atteggiamenti provocatori e l'ATP lo punisce con una maxi-multa, il doppio del premio destinato a chi perde al primo turno. Non è la prima volta che il francese si fa notare per intemperanze comportamentali.

Sky-Wimbledon fino al 2022, il Tour va negli USA

Presentando la nuova stagione, Sky Sport annuncia il rinnovo dell'accordo con Wimbledon fino al 2022. Si arriverà a 30 anni di pay-tv. Settimana con tanto tennis: SuperTennis offrirà 4 tornei su 5, dando la priorità a Washington (ATP) e a Kitzbuhel. Spazio anche per il nuovo WTA di San José.

La notte in cui Andrea batté Andre

Andre Agassi era in pieno Farewell Tour, ma pur sempre n.22 ATP, mentre Andrea Stoppini non è mai entrato nei primi 150, e aveva vinto il primo match nel Tour il giorno precedente. Eppure, quella notte del 2006 a Washington, con le Fischer segate in officina, gli riuscì l'impresa che vale una carriera.

Giorgi, la svolta deve ancora arrivare

Termina subito l'avventura di Camila Giorgi al Citi Open di Washington. Troppi errori aiutano la giovanissima Bianca Andreescu, classe 2000. Adesso le toccheranno le qualificazioni sia a Toronto che a Cincinnati. Buon esordio per Sara Errani. Uomini: in attesa di Alessandro Bega, cade Thomas Fabbiano.

Il ritorno in grande stile di J.C. Ferrero

A cinque anni dal ritro, l'ex n.1 del mondo torna nel tour come coach di Alexander Zverev. E' stato il tedesco a cercarlo, durante il torneo di Madrid. Da allora si sentono quasi ogni giorno e adesso JCF ha iniziato a viaggiare con lui. Lo seguirà almeno fino a fine stagione. “Mi ha sorpreso la sua voglia di lavorare. Deve eliminare gli alti e bassi”.

Sarà l’estate giusta per John Isner?

Le vittorie a Newport e Atlanta hanno rilanciato il gigante americano. Ogni volta che si sbarca sul cemento di casa, Long John può essere un fattore. Tuttavia, non è mai andato oltre i quarti allo Us Open, peraltro sei anni fa. Ma oggi sembrano esserci le premesse per fare grandi cose: sarà la volta buona?

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