Un match ricco di ribaltamenti di fronte, ma alla fine è la numero uno del mondo a spuntarla e ad approdare al terzo turno
PARIGI – Se abbiamo avuto l’ennesima conferma dell’indiscussa sincerità del primo posto occupato da Iga Swiatek nel tennis femminile, siamo ugualmente certi che Naomi Osaka – 134 del ranking dopo la sosta per maternità – è sulla buona strada per tornare la campionessa che abbiamo ammirato fino a pochi anni fa, se vorrà continuare a lavorare e a faticare come sta facendo ora, nella sua nuova condizione di mamma felice. Nella sfida tra le vincitrici di 8 Slam (4 a testa), ha prevalso per 7-6 1-6 7-5 la regina di Parigi, dove Swiatek ha vinto tre delle ultime quattro edizioni ed ha allungato a 16 la sua striscia di vittorie consecutive. È stata una battaglia bellissima di tre ore (la migliore partita vista finora al Roland Garros), a volte anche selvaggia per la violenza dei colpi, un misto di emozioni e prodezze con colpo di scena finale, a montare uno splendido spot per il vituperato tennis femminile.
Dopo un primo set perso al tie break – e un set point sprecato – Osaka ha preso nettamente il sopravvento, travolgendo l’avversaria, spesso immobile e impotente di fronte ai suoi ciclonici dritti (28 i vincenti alla fine con questo colpo). Però, dal 5-2 0-30 servizio Swiatek, qualcosa si è inceppato nel meccanismo di gioco della giapponese, fin lì implacabile, probabilmente si è anche fatto sentire il peso di una vittoria di questo livello che manca da troppo tempo. E così, gli errori si sono improvvisamente accumulati, clamoroso un dritto in rete sul 5-3 30-15. Sparito poco dopo anche il match point, annullato da una bella risposta di rovescio di Iga su una seconda palla tremebonda, la partita ha preso improvvisamente la direzione opposta e Swiatek ha chiuso il match con cinque giochi di fila, confermando una clamorosa statistica: quello di oggi è stato il 69º match su 70 portato a casa dalla ragazza di Varsavia dopo aver vinto il primo set!
«Alla fine della partita ho pianto un po’ – ha ammesso una comunque sorridente Osaka, arrivata in conferenza stampa con la maglia dei Lakers numero 8, quella di Kobe Bryant – però devo essere orgogliosa della mia partita, sento di avere poco da recriminare. Ho retto bene sulla terra battuta che piace tanto a Iga, ora arriveranno nuove sfide su superfici più congeniali al mio gioco». Sembrava la chiusura perfetta del cerchio, qui dove tre anni fa Osaka si era ritirata dal torneo dopo aver vinto la prima partita, inseguita dai fantasmi della depressione e dell’ansia, annunciando di volersi prendere una pausa dal tennis. Però abbiamo ritrovato una vera campionessa, e non ci sembra poco.