Una partita estremamente equilibrata e che si è decisa su pochissimi punti, che vede uscire sconfitta Paolini dopo oltre due ore e mezza di grande battaglia
La sfida tra Italia e Polonia si deciderà solamente al doppio decisivo! Iga Swiatek ha infatti pareggiato i conti per la sua nazionale, superando Jasmine Paolini in rimonta con il punteggio di 3-6, 6-4, 6-4 dopo oltre due ore e mezza di gioco. Qualche rammarico c’è sicuramente da parte dell’azzurra, che non solo aveva vinto il primo set ma è riuscita anche a mettere spesso e volentieri in difficoltà Swiatek – che ha salvato 13 palle break su 16 – che è riuscita ad emergere come solo le grandi campionesse sanno fare. Errani e Paolini proveranno ancora una volta a trascinare i colori azzurri, così come fatto nella sfida contro il Giappone.
Il servizio non è certamente la principale prerogativa nelle fasi di inizio match, con tante occasioni di break da una parte e dall’altra. La prima a passare in vantaggio è proprio Swiatek nel corso del quinto gioco, vantaggio che però non riesce a concretizzare e cedendo a sua volta il servizio nel game successivo alla quinta palla break affrontata. La polacca sembra andare in difficoltà quando Paolini riesce a giocare in profondità, con la palla dell’azzurra che schizza anche più del solito vista la superficie moderatamente veloce. A decidere le sorti del parziale è un secondo break che arriva in favore della numero quattro del mondo, capace di annullare tre palle consecutive del contro break nel momento di andare a servire sul 5-3. Significativo come Paolini sia riuscita a vincere il set nonostante una percentuale di prime palle in campo più bassa – 56% contro il 73% di Swiatek – a fronte di una migliore conversione in favore dell’azzurra, che vince quasi tre punti su quattro.
Nel secondo set continuano le difficoltà dell’attuale numero due al mondo, che nei primi tre turni di battuta è costretta ad annullare un totale di cinque palle break. La peculiarità del match odierno – rispetto ai precedenti tra le due giocatrici – è la capacità di Paolini di entrare nello scambio e fare il punto, costringendo la polacca a essere praticamente perfetta al servizio e aumentando di fatto la pressione (anche considerando la situazione complessiva di punteggio). Anche Paolini è stata costretta ad annullare una palla break nel corso del sesto gioco, a dimostrazione di come i valori in campo si equivalgono in campo. Sul momento di andare sotto 4-5 arriva però un piccolo passaggio a vuoto per l’azzurra, che salva la prima palla break con una prima vincente ma sulla seconda arriva un rovescio piuttosto debole che finisce in rete e vale il set per la polacca.
L’andamento del terzo set sembra ricalcare abbastanza fedelmente il parziale d’apertura, nonostante le due giocatrici – forse più Paolini – siano maggiormente stanche e la palla viaggia più lentamente. È infatti ancora Swiatek a passare in vantaggio nel quarto game dopo aver salvato quattro palle break nel gioco precedente, ma l’azzurra non vuole saperne di mollare e trova l’immediato contro break per tornare sul 3-3.