Inizio shock per l'ucraina, tra le principali favorite: va sotto 5-1 contro Ajla Tomljanovic, poi si rimette in sesto con 8 game consecutivi. Ma non è contenta: “Per evitare che risucceda, tra 10 minuti torno in campo ad allenarmi”. L'inizio domenicale non l'ha entusiasmata: “Nessuno mi ha chiesto nulla, bisogna accettarlo”.

A un certo punto, i bookmakers hanno sperato nel colpaccio. Quando Ajla Tomljanovic è salita 5-1 nel primo set, avranno pensato alla mini-quota venduta agli scommettitori per pronosticare il successo di Elina Svitolina al Roland Garros. L'hanno scelta come seconda favorita alle spalle di Simona Halep, anche in virtù del recente successo al Foro Italico. Per un po', c'è stato il timore che uscisse addirittura al primo turno. In qualche modo, ne è venuta fuori: intascando 12 degli ultimi 15 game, si è imposta col punteggio di 7-5 6-3. Spingendo a volontà, l'australiana si è trovata a servire per il set sul 5-2, ma ha commesso un grave doppio fallo sul setpoint. È stato il punto di svolta: da quel momento, la Svitolina ha iniziato a comandare il gioco, peraltro con alcune smorzate che hanno tolto ritmo ad Ajla. Con otto giochi consecutivi, Elina è salita 7-5 2-0 prima di subire il ritorno della Tomljanovic, almeno fino al 3-3. Come spesso accade, il settimo game è stato decisivo: break e partita in cassaforte. “All'inizio lei colpiva bene, io ero un po' in difficoltà e a volte esageravo con alcune soluzioni – ha detto l'ucraina – Poi ho cercato di ritrovare il mio ritmo, è stato molto importante giocare sempre una palla in più, punto dopo punto. Penso di averlo fatto bene e il mio livello è costantemente migliorato”.

ELINA LA STAKANOVISTA
Ok, ma Elina è chiaramente scontenta della sua prestazione. Non lo dice a parole, ma lo comunica con i fatti. “Voglio evitare che certe cose succedano al prossimo turno: per questo, tra 10 minuti tornerò in campo per lavorare sul mio gioco”. L'unico modo che conosce per migliorare – parole sue – è trascorrere più ore possibili sul campo da tennis. “Il tennis non è soltanto una partita – continua – se anche dovessi perdere presto a Parigi, non sarebbe la fine del mondo. Tra poco ci sono i tornei sull'erba, ho 23 anni e un grande futuro davanti. Non è che la prossima partita sarà l'ultima della mia vita”. Dopo aver spiegato che questo tipo di mentalità è frutto di un lavoro effettuato con il suo team, ha anche fatto capire che l'esordio domenicale non le è piaciuto, visto che tornerà in campo soltanto mercoledì. “Che farò in questi giorni? Vado a casa e torno! – ha scherzato – ma no, solita routine. Mi allenerò, forse andrò un po' in giro per poi allenarmi di nuovo. Nessuno mi ha chiesto un parere, il torneo inizia domenica e l'ho dovuto accettare. Adesso devo trovare il modo migliore per prepararmi al prossimo match”. L'Italia del tennis, ovviamente, spera che la sua avversaria sia Francesca Schiavone.