In un match difficilissimo per le condizioni atmosferiche, il numero 1 del mondo regola un ottimo Draper e si qualifica per la seconda finale Slam
Jannik Sinner più forte delle condizioni atmosferiche: oltre l’umidità e il caldo e un grande Jack Draper. Il numero 1 del mondo vince 7-5 7-6(3) 6-2 in poco più di tre ore e si qualifica per la finale allo US Open, la seconda Slam della carriera e della stagione laddove affronterà uno tra Taylor Fritz e Frances Tiafoe.
L’avvio di match è una sorta di fase di studio tra i due giocatori: poche chance per coloro che sono in risposta e un servizio che fa particolarmente la differenza. Il primo passaggio a vuoto ce l’ha Draper alla battuta nel settimo gioco: Sinner trova finalmente continuità e solidità con la risposta, buca una volta il serve and volley del britannico e ottiene il break. Lo stesso Sinner però incappa in un brutto game sul 4-3: poche prime in campo permettono al numero 25 del mondo di entrare e di comandare gli scambi con il suo dritto per prendersi l’immediato contro-break. L’undicesimo game è particolarmente schizofrenico per il nativo di Sutton che tira giù due ace, ma commette ben tre doppi falli: Sinner così si prende il break e chiude il set sul 7-5.
Nel secondo set le chance per Sinner sul servizio di Draper arrivano a grappoli: due nel primo gioco, un’altra nel terzo gioco e un’ulteriore nel quinto gioco. L’azzurro però commette sempre qualche imprecisione, specie dalla parte del dritto arrivano troppi errori nel momento di chiudere, anche per eccessiva frenesia e per i meriti del britannico che si salva spesso con coraggio, venendo a rete dietro al servizio. Le condizioni di gioco sono davvero estreme, con tanto caldo e umidità: Draper a un certo punto vomita tra un punto e l’altro, Sinner cade e sembra farsi male al polso destro, i due ricevono l’intervento del fisioterapista in contemporanea, ma continuano poi a giocare regolarmente. Si arriva al tiebreak e in questo momento esce tutta la convinzione e lo status di Sinner che spinge, è solido e ci mette un qualcosa in più: lo conquista per 7-3 e va avanti di due set.
Il terzo set è una sorta di resistenza da parte di Draper che prima o poi porta alla resa: nel sesto gioco arriva il break da parte di Sinner con il britannico che non riesce più a spingere, cerca sempre la rete perché evidentemente al limite dal punto di vista delle energie. L’azzurro chiude direttamente sul 6-2 con il britannico che di fatto sparisce dal campo.